08.02.2021 – 20.13 – Oltre vent’anni d’indefesso insegnamento, ricerca, divulgazione. Troppo ampio per poterlo riassumere in un singolo articolo il vuoto culturale che segue alla scomparsa della prof.ssa Anna Zoppellari, docente di letteratura e cultura francese all’Università degli Studi di Trieste dal lontano 1997.
“Il 4 febbraio scorso – si legge in un c.s. dei colleghi – Anna se ne è andata improvvisamente, lavorando fino all’ultimo momento. Si sentiva stanca negli ultimi giorni, ma non aveva mai smesso di progettare, costruire, guardare al futuro della francesistica e del “suo” Dipartimento di studi umanistici (DiSU) in cui ricopriva il ruolo chiave di Delegata alla ricerca. I suoi studi e le sue competenze non riguardavano soltanto gli autori e i testi canonici della letteratura francese, ma si aprivano alle convergenze con il cinema, e soprattutto al mondo della francofonia, in particolare all’ambito magrebino”.
“Grazie a lei, alla sua passione per i suoi temi di ricerca e alla sua sensibilità per i testi letterari e alle persone che sono dietro ai testi stessi, Trieste, non solo l’Università, ha potuto conoscere grandi nomi della letteratura mondiale, come Malika Mokkedem o Abdelwahab Meddeb. E questo patrimonio di conoscenze e relazioni non si riverberava solo nell’insegnamento a tutti i livelli, dalla triennale al dottorato, ma aveva un respiro internazionale, quale solo una studiosa raffinata e rigorosa come Anna Zoppellari poteva raggiungere”.
La sua formazione, dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne all’Università di Padova nel 1985, si era svolta presso l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e l’Università Statale di Milano, dove aveva completato il Dottorato di Ricerca in Francesistica nel 1992.
[i.v.]