25.06.2021 – 07.00 – Ad un mese dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Tokyo 2020, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel pomeriggio di mercoledì ha ricevuto al Quirinale la delegazione della squadra italiana Olimpica e Paralimpica. Nel corso dell’evento il Capo dello Stato ha consegnato agli alfieri olimpici Jessica Rossi (Tiro al Volo) ed Elia Viviani (Ciclismo), e paralimpici Bebe Vio (Scherma) e Federico Morlacchi (Nuoto), i vessilli tricolori con i quali sfileranno presso l’Olympic Stadium della capitale giapponese rispettivamente il prossimo 23 Luglio e 24 Agosto. Dopo la consegna delle bandiere Mattarella ha rivolto il suo saluto ai partecipanti, esprimendo il “grande piacere di dare il benvenuto al Quirinale” a una folta rappresentanza di atleti azzurri che andranno ai Giochi. “Stavolta c’è un carico di speranza che supera l’ambito dello sport – ha dichiarato Mattarella. Queste sono le prime Olimpiadi e Paralimpiadi dopo la pandemia. Il sentimento di speranza che i Giochi suscitano è anche rafforzato dal carattere di universalità. Abbiamo nel mondo responsabilità comuni che ci legano agli agli altri popoli. Le Olimpiadi e le Paralimpiadi mandano un messaggio di pace, voi rappresenterete l’Italia ma anche con gli altri atleti una speranza per tutto il mondo”.
Il commento di Elia Viviani, ciclista azzurro del Team Cofidis:
“L’emozione che ho provato quando mi è stato comunicato di essere l’alfiere ai Giochi di Tokyo è stato incredibile, un senso di leggerezza. Ero in bici durante una tappa del Giro d’Italia e non sentivo più la stanchezza. Sognavo questo ruolo dopo aver percorso chilometri e chilometri e aver vinto l’oro a Rio. Porterò questa gioia per sempre”.
“Ho rappresentato molte volte il mio Paese indossando la maglia azzurra, ma questa volta lo farò portando la bandiera. Abbiamo voglia di mostrare tutti noi i valori italiani, con ancora maggiore determinazione dopo aver affrontato la pandemia. Affronteremo il più grande evento sportivo al mondo con le più grandi ambizioni e con il massimo orgoglio” – ha concluso il ciclista azzurro.
[g.t]n