24.06.2021-07.00 – Complice l’eccellenza medico-scientifica dell’area triestina, specificatamente nel campo della ricerca bio-medica, prosegue a pieno ritmo il lavoro di sequenziamento dei tamponi di Covid effettuati nelle ultime settimane. Un’opera che rivela, come avvenuto in precedenza con la variante inglese, una progressiva, ma costante diffusione della variante delta o indiana, complice il ruolo di Trieste quale città transfrontaliera lungo la Rotta Balcanica per gli immigrati dal Pakistan o dal Bangladesh.
Il vicegovernatore con delega alla salute Riccardo Riccardi ha affermato che “il lavoro
è stato molto puntuale. Dei 96 campioni analizzati, 67 hanno evidenziato la presenza di una variante. Nello specifico, 35 casi sono di tipo Alpha (inglese), 25 Delta (indiana) e 2 Gamma (brasiliana) mentre le restanti appartengono alla categoria “altro”. Inoltre dei 67 casi rilevati, la maggior parte (27) provengono da contagio familiare, mentre 12 hanno a che fare con i rifugiati presenti in regione e 6 da contagi tra amici”.
Riccardi ha concluso invitando la popolazione a vaccinarsi e in particolar modo a rispettare le scadenze per la seconda dose, senza la quale il vaccino perde molta della sua efficacia, specie considerando l’alto tasso d’infettività delle varianti.
[i.v]