09.06.2021-13.25 – “La risonanza magnetica verticale rappresenterebbe un valore aggiunto per la sanità regionale e, soprattutto per l’ospedale di Palmanova, considerata la posizione strategica della città stellata, andando ad aggiungere un quid pluris che consenta l’ampliamento dei livelli di monitoraggio, della platea dei soggetti che possono sottoporsi all’esame e del numero di referti diagnostici. Inoltre, renderebbe possibile un’accelerazione delle tempistiche di prenotazione e dell’effettuazione degli esami, oltre alla possibilità di trattenere i residenti nel territorio regionale e di offrire il servizio anche ai pazienti di tutto il Triveneto e a quelli provenienti da oltre confine”.
Lo auspicano in una nota i consiglieri Alberto Budai e Alfonso Singh (Lega), reduci dalla presentazione di un’interpellanza per chiedere alla Giunta regionale “se intenda procedere allo stanziamento di risorse dirette all’acquisto, da parte dell’Azienda Zero, di un macchinario che consenta di effettuare la risonanza magnetica in posizione verticale”.

“In Friuli Venezia Giulia – sottolinea Budai – non esistono strutture pubbliche o private che dispongono dell’apparecchiatura e anche sul territorio nazionale ce ne sono pochissime. Inoltre, la scelta di Palmanova quale location continuerebbe il percorso di rilancio dei servizi di qualità e di eccellenza dell’ospedale in un’ottica di diversificazione”. “La risonanza magnetica aperta – concludono Budai e Singh – è una metodica di diagnostica per immagini dedicata all’effettuazione di svariati esami, tra i quali la misurazione dello schiacciamento delle vertebre e della spina dorsale, nonché di altri problemi di natura traumatica o posturale, molto utile per alcune categorie come gli atleti. Inoltre, sarebbe preziosa anche per tutti coloro che svolgono attività per lo più sedentarie, per le persone che soffrono di claustrofobia o in sovrappeso, impossibilitate a entrare nel tunnel della risonanza magnetica convenzionale”.