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sabato, 19 Aprile 2025

Slovenia, ingresso consentito ai vaccinati e ai guariti dal Covid-19

12.02.2021 – 18.55 – Man mano che procede la campagna di vaccinazioni in Europa, iniziano a circolare le prime richieste di esibire una certificazione che comprovi o di aver avuto il Covid o di essersi sottoposto a uno dei (tanti) vaccini. È il caso della Slovenia che ha sancito come, da sabato 13 febbraio, sarà possibile l’ingresso nel paese a patto di presentare un referto medico che documenti di essersi ammalato e guarito di Covid-19 negli ultimi sei mesi; o in alternativa di essersi sottoposto a entrambe le dosi del vaccino (ci si riferisce allo Pfizer o ad Astrazeneca). A seguito dell’inoculazione della seconda dose devono inoltre essere trascorsi 14 giorni di tempo. Per tutti gli altri casi l’obbligo di legge prevede il “consueto” tampone negativo o la quarantena.
Va inoltre sottolineato come gli obblighi della legislazione italiana rimangano in vigore; è pertanto possibile teoricamente entrare in Slovenia, ma al rientro in Italia occorre per legge sottoporsi a test molecolare o antigenico o in alternativa scegliere l’isolamento fiduciario.

Questa nuova eccezione – ancora “incerta” nelle modalità di funzionamento – non coinvolge studenti e lavoratori transfrontalieri che rientrano invece tra le categorie che non devono presentare test negativo all’ingresso in Slovenia come riconfermato a seguito della polemica della settimana scorsa.

Da lunedì 15, se non vi saranno quei bruschi cambi di rotta che ormai caratterizzano il governo sloveno, il paese dovrebbe passare dalla zona nera a quella arancione; la principale novità sarà la scomparsa dei blocchi ai movimenti tra le regioni interne e la riapertura dei negozi non alimentari. Un segno di come anche in Slovenia il Covid sembri allentare la sua “morsa”.

Fonti: Slovely.euVoce del Popolo, Total Slovenia News, Radio Capodistria

[z.s.]

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