03.07.25 – 10.00 – Da oggi 3 luglio e fino al 15 settembre 2025 entra in vigore in Friuli Venezia Giulia la misura straordinaria per tutelare la salute dei lavoratori esposti al caldo estremo.
Con l’ordinanza contingibile e urgente n. 1/2025/SAL, firmata dal presidente Massimiliano Fedriga, la Regione ha disposto la sospensione obbligatoria delle attività lavorative dalle 12:30 alle 16:00 nei giorni in cui il rischio termico, secondo le mappe elaborate da Inail e Cnr e pubblicate sul portale Worklimate, raggiunge il livello “alto” per le attività fisiche intense svolte all’aperto.
Il provvedimento si applica a diversi settori produttivi, in particolare a quelli che operano all’esterno, come i cantieri edili e stradali, le cave, le attività estrattive, l’agricoltura e il florovivaismo. Inoltre, riguarda anche gli ambienti di lavoro interni non climatizzati né adeguatamente aerati, dove la temperatura percepita risulta comunque influenzata dalle condizioni climatiche esterne.
L’ordinanza non ha carattere generalizzato, ma entra in vigore soltanto nei giorni in cui le condizioni meteorologiche, valutate sulla base dei dati scientifici disponibili, segnalano un rischio termico elevato. Per questo motivo, lavoratori e imprese dovranno consultare quotidianamente la mappa interattiva disponibile sul sito di Worklimate, aggiornata ogni giorno entro le ore 12. La Regione ha già previsto un’intensa attività di comunicazione per informare tempestivamente gli interessati e supportare l’applicazione della misura, mentre le Aziende sanitarie territoriali saranno incaricate della vigilanza.
Restano esclusi dal divieto gli interventi di protezione civile, quelli legati al servizio pubblico e alle attività di pubblica utilità, anche se svolti da imprese private, purché vengano adottate adeguate misure organizzative e operative per tutelare la salute dei lavoratori coinvolti. In caso di mancato rispetto delle disposizioni, è prevista l’applicazione delle sanzioni penali previste dall’articolo 650 del Codice penale.
Alla base del provvedimento c’è la preoccupazione crescente per l’impatto delle ondate di calore, che mettono seriamente a rischio la sicurezza di chi lavora in condizioni ambientali sfavorevoli.
L’ordinanza è stata condivisa e definita in tempi strettissimi con le principali organizzazioni sindacali – Cgil, Cisl e Uil – e con le associazioni datoriali.
L’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, ha spiegato che l’obiettivo è fornire un quadro normativo chiaro per proteggere i lavoratori, in particolare quelli più esposti agli effetti del calore e della radiazione solare. Anche gli assessori Sergio Emidio Bini, responsabile delle Attività produttive, e Alessia Rosolen, titolare della delega al Lavoro, hanno sottolineato l’importanza di un intervento rapido e condiviso, che possa diventare base per future integrazioni nella contrattazione collettiva.
La Regione si allinea così a quanto già sperimentato in altre realtà italiane, dove misure simili sono state adottate per far fronte alle estati sempre più torride. La decisione rappresenta una risposta concreta a un’emergenza climatica che, anno dopo anno, si fa sempre più pressante e che impone un adattamento anche sul fronte della sicurezza sul lavoro.