01.07.25 – 09.00 – Confcommercio Udine ha riconfermato Giovanni Da Pozzo alla presidenza provinciale per il quinquennio 2025-2030. L’assemblea degli eletti, riunita a Villa Trovatore di Cervignano, ha rinnovato per acclamazione l’incarico, segnando così la prosecuzione di un percorso che ha attraversato anni particolarmente complessi per il mondo delle imprese.
Nel suo intervento, Da Pozzo ha ripercorso i cinque anni appena conclusi, segnati dalla pandemia, dalle tensioni geopolitiche, dall’inflazione e dalla trasformazione digitale. Un periodo difficile che ha però visto il territorio friulano distinguersi per capacità di tenuta e adattamento. «In uno dei contesti più difficili del secondo dopoguerra – ha osservato – Confcommercio ha saputo rappresentare al meglio i suoi associati, tessendo quel filo invisibile che unisce ogni impresa, ogni sguardo, ogni sfida superata».
Il bilancio dell’attività associativa include 73 riunioni strategiche e 408 incontri tra assemblee e consigli di categoria, la gestione di quasi 500 pratiche di accesso al credito per oltre 13 milioni di euro, l’elaborazione di 175mila cedolini paga e la formazione di circa 19mila persone attraverso Terziaria Cat Udine.
Nel corso dell’assemblea è stato sottolineato anche il ruolo di interlocuzione dell’associazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, in particolare nella fase di stesura della nuova legge regionale sul commercio. Una riforma che, come ha spiegato l’assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo Sergio Emidio Bini, intervenuto alla riunione, punta a rivedere una normativa risalente a oltre vent’anni fa, con l’obiettivo di «semplificare le regole, dare certezze agli operatori e rispondere alle nuove esigenze dei territori e delle imprese». L’assessore ha parlato di un testo “snello, moderno e innovativo”, che si propone di accompagnare la trasformazione del settore commerciale, tenendo conto dei mutamenti nella distribuzione, nella mobilità e nelle abitudini di consumo.
Confcommercio, insieme alle altre associazioni di categoria, ha preso parte attivamente ai tavoli di lavoro, contribuendo con proposte e osservazioni alla definizione dei contenuti della riforma. Un confronto che, ha ricordato Da Pozzo, «ha permesso di rappresentare le istanze reali delle imprese e di offrire un contributo concreto alla modernizzazione del sistema».
Nel tracciare le prospettive future, Da Pozzo ha ribadito l’importanza del senso di appartenenza alla rete associativa, che oggi conta 1.801 nuove imprese entrate a far parte del sistema Confcommercio. «Far parte dell’associazione – ha detto – significa condividere visione e valori, ma anche confrontarsi con le sfide quotidiane di chi, con coraggio, tiene in piedi le nostre città». Il presidente ha sottolineato come la rappresentanza non sia soltanto difesa degli interessi, ma anche costruzione di visione e accompagnamento all’innovazione.
Contestualmente alla riconferma del presidente, l’assemblea ha eletto i componenti del nuovo Consiglio direttivo. Ne fanno parte Diego Bellotto, Alessia Cappellotto, Fabrizio Cattelan, Mattia Chiarvesio, Antonio Dalla Mora, Andrea Freschi, Renata Lirussi, Mauro Notarfrancesco, Fabio Passon, Giuseppe Pavan, Giovanni Pigani, Massimiliano Pratesi, Luigi Sutto, Maurizio Temporini, Alessandro Tollon, Rodolfo Totolo, Lorena Zanutta e Marzia Zappetti. La giunta sarà composta da quattro vicepresidenti – Tollon, Dalla Mora, Passon e Pavan – rispetto ai tre del mandato precedente.
Secondo Da Pozzo, la composizione della squadra è frutto di una selezione attenta, che ha tenuto conto di competenze, conoscenza del sistema, rappresentatività dei territori e capacità di guardare avanti.
Chiudendo i lavori, il presidente ha voluto richiamare la necessità di uno sguardo lungo. «Possiamo limitarci a rincorrere le emergenze, oppure possiamo decidere di progettare il futuro – ha detto –. Le difficoltà quotidiane esistono e non vanno ignorate, ma non devono diventare un alibi. Innovazione, formazione e reti tra persone e territori sono le chiavi per evolvere».
L’assemblea si è aperta con un videomessaggio del presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli, e con la proiezione di un filmato che ha raccontato l’attività svolta nel quinquennio, mettendo al centro il lavoro silenzioso ma determinante di chi fa impresa ogni giorno.