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sabato, 19 Aprile 2025

Sospeso lo Sciopero nazionale di domani dei lavoratori agricoli e florovivaisti. Annullato presidio davanti a Prefettura di Udine

Ricevute rassicurazione dal Ministro Patuanelli: garanzie su bonus, Pac e ammortizzatori

29.04.2021-11.22 – Dopo un nuovo confronto svoltosi nella tarda serata di ieri, mercoledì 28 aprile, tra i Segretari generali nazionali di FAI Cisl, FLAI Cgil, UILA Uil e il Ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli, le segreterie nazionali di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno deciso di sospendere lo sciopero nazionale in programma per domani, venerdì 30 aprile.

“Abbiamo ottenuto rassicurazioni dal Ministro sulla definizione di un bonus di sostegno al reddito anche per i lavoratori agricoli a tempo determinato – informano i segretari generali Onofrio Rota, Giovanni Mininni e Stefano Mantegazza – per cui il prossimo decreto conterrà una risposta concreta che andrà finalmente ad integrare il reddito di questi lavoratori. Inoltre, abbiamo ottenuto un chiaro impegno da parte del Governo che a Bruxelles continuerà a battersi a favore dell’ottenimento della clausola della condizionalità sociale nella riforma in corso della nuova PAC. Il Ministro Patuanelli ha confermato inoltre di aver condiviso con il Ministro del Lavoro Andrea Orlando l’impegno a definire, nel tavolo di confronto sul sistema degli ammortizzatori sociali, una norma in riferimento alla cassa integrazione per il settore della pesca e alla estensione della Naspi per i lavoratori a tempo indeterminato inquadrati con la legge 240.

I Segretari regionali di FAI Cisl, FLAI Cgil e UILA Uil del Friuli Venezia Giulia, Sacilotto, Zanotto e Guerra, a tal senso dichiarano: davanti alla disponibilità e agli impegni assunti con le segreterie nazionali dal Ministro Patuanelli a condurre un confronto serrato per sanare le ingiustizie che hanno riguardato finora le lavoratrici e i lavoratori agricoli, è stato scelto con grande senso di responsabilità di “SOSPENDERE LO SCIOPERO previsto per domani VENERDI’ 30 APRILE ed altresì  ANNULLARE il presidio davanti alla Prefettura di Udine”

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