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sabato, 24 Maggio 2025

Raccolta differenziata: FVG tra le regioni più virtuose d’Italia. Udine oltre la media nazionale

23.05.25 – 07.00 – Il Friuli Venezia Giulia si conferma tra le eccellenze italiane nella raccolta differenziata. Nel 2023 la nostra regione ha raggiunto il 72,5%, un salto netto rispetto al 67,5% dell’anno precedente, posizionandosi così al sesto posto a livello nazionale. A certificarlo sono i dati dell’ultimo rapporto ISPRA, diffusi dal Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI), che riconoscono il ruolo chiave dei cittadini friulani nella transizione verso un’economia più circolare e sostenibile.

Tra i protagonisti del cambiamento c’è anche la provincia di Udine, che si attesta su un eccellente 74,6% di raccolta differenziata, con un conferimento pro capite di 83 chilogrammi di imballaggi. Numeri che dimostrano un impegno concreto da parte della popolazione e l’efficacia dei sistemi di raccolta attivi sul territorio.

“Il Friuli Venezia Giulia rappresenta un modello positivo nel panorama italiano”, ha dichiarato Fabio Costarella, vicedirettore generale di CONAI. “La raccolta differenziata è ormai una pratica consolidata e diffusa. I servizi funzionano e i cittadini dimostrano attenzione e responsabilità ambientale”.

Nel 2023, grazie alla raccolta differenziata, i comuni regionali hanno conferito al sistema CONAI oltre 96mila tonnellate di rifiuti di imballaggio, un risultato notevole che ha generato un ritorno economico: circa 16,5 milioni di euro di contributi distribuiti dal Consorzio ai territori. A confronto con le 104mila tonnellate del 2022, il dato può apparire in lieve calo, ma rappresenta in realtà un segnale positivo. “Il nostro sistema è sussidiario al mercato – spiega Costarella – e quando quest’ultimo riesce ad assorbire più materiali da solo, vuol dire che la filiera del riciclo sta funzionando meglio”.

Guardando al dettaglio provinciale, Pordenone si conferma in testa con oltre l’85% di raccolta e 98,5 kg di imballaggi a cittadino. Seguono Udine e Gorizia (71,4%), mentre Trieste resta indietro: appena il 50,8% a livello provinciale, e sotto il 49% nel capoluogo.

“Trieste deve fare uno sforzo deciso per raggiungere almeno il 65% previsto dalla legge”, ha aggiunto Costarella, richiamando alla necessità di rafforzare gli interventi di sensibilizzazione e informazione verso la cittadinanza.

Nonostante il divario tra le province, il messaggio è chiaro: il Friuli Venezia Giulia è sulla buona strada, e i friulani – con Udine in prima linea – stanno contribuendo attivamente a una regione più pulita e attenta all’ambiente. Un risultato che premia il senso civico, la partecipazione e la qualità dei servizi pubblici.

 

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