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mercoledì, 14 Maggio 2025

Castello di Colloredo di Monte Albano, restauro nella fase finale. Riapertura integrale nel 2026

13.05.2025 – 11.00 – Il Castello di Colloredo di Monte Albano si prepara a essere restituito alla comunità in occasione del cinquantesimo anniversario del sisma che cambiò il volto del Friuli. Un luogo che racchiude secoli di storia friulana, ferito dal terremoto del 1976 e oggi oggetto di un complesso intervento di restauro.

Il cantiere, avviato negli anni Novanta e finanziato complessivamente con 47 milioni di euro, si avvia a conclusione. I lavori stanno procedendo a buon ritmo e riguardano sia il consolidamento strutturale che il recupero degli elementi architettonici e decorativi originari, con l’obiettivo di valorizzare il sito in chiave culturale e pubblica.

Durante un sopralluogo con i tecnici e i soggetti coinvolti nella ricostruzione, è stata ribadita l’importanza del castello non solo come bene monumentale, ma anche come simbolo della resilienza e dell’identità del territorio. «Qui si respira la storia secolare del Friuli, terra di gente salda e laboriosa: è nostro dovere restituire al Castello una gestione efficace che permetta a ogni friulano di riscoprire un patrimonio di poesia, emozione e tradizione – ha affermato il vicegovernatore con delega alla Cultura Mario Anzil. Un’opera, ha aggiunto – che mira a una destinazione pubblica di alto profilo culturale».

L’assessore alle Infrastrutture Cristina Amirante ha sottolineato la portata e la complessità dell’intervento: «Ogni elemento recuperato — travi, pitture, arredi — è stato integrato con soluzioni ingegneristiche antisismiche d’eccellenza, e diventerà un simbolo della celebrazione del cinquantesimo del terremoto del 1976». Il progetto prevede anche la restituzione di alcuni spazi agli eredi della famiglia Nievo, mentre un’ampia porzione sarà destinata all’uso pubblico, in omaggio alla memoria letteraria che permea il luogo.

Un castello tra arte, storia e letteratura

Situato nel cuore del Friuli Collinare, a pochi chilometri da Udine, il Castello di Colloredo di Monte Albano rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura residenziale fortificata del Trecento in Friuli Venezia Giulia. Edificato a partire dal 1302 dal barone Guglielmo di Waldsee e ampliato nei secoli successivi, il castello assunse sempre più i tratti di una dimora nobiliare, ornata da elementi artistici rinascimentali.

Tra gli ambienti di maggiore pregio si segnala lo studiolo decorato da Giovanni da Udine, allievo di Raffaello, con stucchi e pitture che raffigurano creature fantastiche e motivi naturalistici.

Ma è soprattutto per la sua storia letteraria che il castello si è guadagnato l’appellativo di “castello degli scrittori e dei cantastorie”. Qui vissero e composero le loro opere Ermes di Colloredo, tra i padri della poesia friulana; Ippolito Nievo, autore delle Confessioni di un Italiano; e, in tempi più recenti, Stanislao Nievo.

Dalla rovina al rilancio

Il sisma del 1976 colpì duramente il complesso, che da allora è di proprietà della Regione. Per decenni il castello è rimasto in parte inaccessibile, fino all’avvio di una lunga opera di recupero, che ha interessato strutture portanti, affreschi, murature e coperture. Attualmente è visitabile la torre con l’orologio, oltre all’ala ovest che ospita la sede della Comunità Collinare del Friuli. Le visite guidate avvengono in piccoli gruppi, con percorsi sicuri ma ancora affiancati da aree di cantiere.

Oggi il castello si inserisce in un contesto paesaggistico di grande suggestione, con vista sulle Prealpi e collegamenti con gli itinerari della “Strada dei Castelli e dei Sapori”. In futuro, potrà diventare uno dei poli culturali della regione, ospitando eventi, mostre, attività didattiche e progetti legati alla memoria del terremoto, alla letteratura e all’identità friulana.

 

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