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sabato, 19 Aprile 2025

Esportazioni, ecco i dati del 2024: Udine e il Friuli perdono terreno, calo del 7,8%

11.03.2025 – 17.00 – Udine e il Friuli pagano il prezzo più alto del rallentamento nell’export regionale. Nel 2024, il valore delle esportazioni della provincia udinese ha subito un calo del 7,8%, pari a oltre 600 milioni di euro in meno rispetto all’anno precedente. È il peggior dato del Friuli Venezia Giulia e uno dei più negativi dell’intero Triveneto, secondo solo alla provincia di Venezia (-9%).

Secondo l’analisi dell’Ires Fvg su dati Istat, le difficoltà del comparto metallurgico e della produzione di macchinari per impieghi speciali hanno inciso pesantemente sul risultato. La contrazione dell’export di prodotti siderurgici ha avuto un impatto significativo, seguita dalla flessione nel settore delle apparecchiature elettroniche (-21,3%).

Pordenone, pur registrando un calo (-1%), ha contenuto le perdite rispetto a Udine. A incidere sul bilancio regionale è stata la cantieristica navale, che con un incremento del 46,9% ha bilanciato le difficoltà degli altri comparti. Tuttavia, se si escludessero le vendite di navi e imbarcazioni, il saldo regionale sarebbe negativo (-5,2%).

A livello geografico, l’export verso Austria e Germania ha subito un duro colpo, rispettivamente con un calo del 17,5% e del 6,7%. Un segnale negativo per il Friuli, storicamente legato ai mercati di lingua tedesca. Sul fronte positivo, si evidenzia la crescita verso Regno Unito (+67,7%) e Svizzera (+52,8%), trainata proprio dalla cantieristica.

La dinamica complessiva impone una riflessione sul futuro dell’economia friulana. Se da un lato la cantieristica ha evitato un crollo generalizzato, dall’altro la debolezza di settori chiave come metallurgia e meccanica impone strategie di rilancio per evitare un’ulteriore perdita di competitività.

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