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sabato, 19 Aprile 2025

Inseguimento nel centro di Udine: arrestato cittadino ucraino per furto e resistenza

22.01.2025 – 19.30 – Udine è stata teatro di un movimentato episodio nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 gennaio, culminato con l’arresto di un cittadino ucraino di 37 anni, già noto alle forze dell’ordine, da parte della Squadra Volante della Questura. L’uomo è stato intercettato e fermato dopo un inseguimento ad alta tensione per le vie del centro cittadino, al volante di un’auto rubata.

La vicenda ha avuto inizio intorno alla mezzanotte, quando un residente di via Versa ha contattato la polizia per denunciare il furto della sua Ford Kuga, dimenticata incautamente aperta con le chiavi inserite. Grazie alle informazioni fornite dalla vittima e al supporto dei lettori targa e delle telecamere cittadine, gli agenti hanno localizzato l’auto nei pressi della zona di Borgo Stazione.

Piazzale Cella è stato il punto di intercettazione del veicolo, ma il conducente ha ignorato gli ordini di fermarsi, dando il via a una fuga spericolata tra le strade del centro. Durante l’inseguimento, l’uomo ha più volte violato il codice della strada, mettendo a rischio la sicurezza pubblica. La corsa si è conclusa quando, imboccando contromano via Volturno, il mezzo ha perso aderenza ed è finito contro un marciapiede nei pressi del Palazzo della Regione.

Dopo l’impatto, il conducente ha tentato la fuga a piedi, ma è stato rapidamente raggiunto dagli agenti, ai quali ha opposto resistenza fisica, causando a uno di loro una distorsione al ginocchio. Una volta immobilizzato, il 37enne è stato identificato: residente a Udine ma di fatto senza fissa dimora, ha numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio.

All’interno dell’auto rubata, la polizia ha rinvenuto un portafoglio con documenti appartenenti a terze persone, presumibilmente frutto di furto. Alcuni di questi sono già stati restituiti ai legittimi proprietari, mentre proseguono le indagini sulla provenienza degli altri. La Questura invita i cittadini a denunciare eventuali smarrimenti o furti di documenti per agevolare il lavoro di recupero.

Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto, riconoscendo la gravità dei fatti e la pericolosità sociale dell’uomo. È stata disposta la custodia cautelare in carcere, sottolineando l’incapacità dell’arrestato di rispettare le norme di convivenza civile.

 

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