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sabato, 19 Aprile 2025

A Corno di Rosazzo un convegno sui Contratti di fiume per la gestione comune dei corsi d’acqua

14.11.2024 – 13.05 – Si è svolta il 13 novembre a Corno di Rosazzo presso la Villa Nachini Cabassi una conferenza dal titolo “Contratti di Fiume, processi per la gestione ordinaria del bene comune acqua in una regione di confine. Guardando a GO!2025”. L’incontro ha affrontato il tema dei “Contratti di Fiume” come strumenti partecipativi per la gestione delle acque nelle regioni di confine, con particolare attenzione a GO!2025. Questa iniziativa assume particolare rilevanza considerando che l’acqua dolce rappresenta solo il 3% delle risorse idriche totali della Terra.

I Contratti di Fiume si configurano come accordi collettivi volontari che vedono la partecipazione del tessuto sociale nel suo complesso. In questo processo collaborativo convergono istituzioni pubbliche, associazioni, cittadini e rappresentanti del settore privato, tutti uniti nell’intento di tutelare e valorizzare i corsi d’acqua attraverso uno strumento di politica partecipativa.

Il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, intervenuto al Convegno, ha sottolineato l’importanza fondamentale della risorsa idrica: “l’acqua rappresenta un bene prezioso sotto tutti gli aspetti: ambientale ovviamente, ma anche turistico ed economico. E insieme a questo patrimonio di bellezza, che in Friuli Venezia Giulia è particolarmente ricco, c’è anche l’aspetto dei fiumi come fonte di rischio a causa dei sempre più frequenti fenomeni idrogeologici innescati dal cambiamento climatico”.

L’assessore Scoccimarro ha evidenziato i progressi concreti in Regione: “Quest’anno siamo giunti alla firma del Piano d’azione di un ulteriore Contratto di fiume, quello dell’Alto Livenza, il quarto in Regione, ed è stato siglato il documento di intenti del Contratto di fiume del Noncello”. Ha inoltre espresso ottimismo per “una progressiva delineazione dei percorsi che ci porteranno alla firma del contratto di fiume dello Judrio”.

La Regione ha dimostrato un forte impegno nella mitigazione dei rischi idrogeologici. Come ha evidenziato Bordin: “La Regione è impegnata da tempo nell’opera di mitigazione, con la regimentazione di tanti corsi d’acqua e opere come il canale scolmatore del Corno che proprio di recente ha celebrato i suoi primi vent’anni con un bilancio molto positivo”.

Un aspetto fondamentale dell’iniziativa è la sua natura inclusiva. Come ha osservato Bordin: “Ogni fiume coinvolge tante e diverse realtà e serve una gestione comune che punti alla tutela, alla valorizzazione ambientale e allo sviluppo delle attività legate ai corsi d’acqua. Il contratto di fiume è una realtà partecipata che mi è sempre piaciuta, e le esperienze avviate in Fvg stanno funzionando”.

L’assessore Scoccimarro ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale, annunciando la partecipazione dei funzionari regionali al Forum annuale della strategia europea per le Regioni alpine. L’obiettivo è “aprire nuovi canali di finanziamento dedicati” e cercare “la collaborazione fra territori attigui mediante lo strumento del Contratto di fiume”.

L’iniziativa mira a una gestione sostenibile delle risorse idriche attraverso la cooperazione transfrontaliera e il coinvolgimento delle comunità locali. Come ha concluso Bordin, l’obiettivo è prendere decisioni “condivise il più possibile ma non necessariamente unanimi, perché spesso c’è in ballo la sicurezza delle persone”. Questo approccio equilibrato tra partecipazione e pragmatismo caratterizza la visione regionale per il futuro della gestione delle risorse idriche.

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