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sabato, 24 Maggio 2025

Vespa, 75 anni fa Piaggio brevettava lo storico scooter italiano

23.04.2021 – 18.20 – Era il 1946 e l’Italia, provata dalle brutture della seconda guerra mondiale, si trovava a versare in una situazione di grave dissesto economico. Le grandi città erano state pesantemente bombardate e c’era chi aveva perso tutto: casa, famiglia, lavoro. Nonostante gli impianti industriali del nostro paese non fossero stati particolarmente danneggiati dai bombardamenti, si presentarono grandi difficoltà soprattutto per l’acquisto di nuove materie prime. Al momento della rinascita, il popolo italiano iniziò a soffrire per la mancanza di mezzi di trasporto che facilitassero la ricostruzione e gli spostamenti di persone. La mobilità era diventata un problema serio e molti italiani non riuscivano nemmeno a raggiungere il proprio posto di lavoro. I pochi mezzi pubblici circolanti, erano veicoli aggiustati e rattoppati, alla bene meglio, con componentistica riciclata da rottami e metalli ritrovati sotto le macerie.

In questo scenario di grande crisi sociale, Enrico Piaggio, imprenditore genovese operante nel settore dell’allestimento nautico, maturò l’idea di un veicolo, in grado di rispondere al problema della mobilità e della ricostruzione sociale. Si affidò, quindi, all’estro creativo del grande ingegnere aeronautico toscano Corradino D’Ascanio, allora celebre per aver concretizzato alcuni progetti di rudimentali elicotteri. L’idea era quella di costruire un veicolo a due ruote, semplice, economico, pulito e alla portata di tutti. D’Ascanio, che odiava le motociclette, progettò un veicolo ergonomico, ispirato all’uomo e che permettesse a quest’ultimo una guida e una seduta comoda; contraccolpi e vibrazioni non dovevano in alcun modo gravare sulla sua spina dorsale. Ne uscì un mezzo con due piccole ruote da 10 pollici, scudo alto e protettivo, vita stretta e pance larghe. Quando Enrico Piaggio vide per la prima volta il prototipo esclamò: “Sembra una vespa!”, e Vespa fu.

Il 23 Aprile 1946 nacque la Vespa:

Il 23 aprile 1946 la Piaggio & C. S.p.A di Pontedera (PI). depositava presso l’Ufficio centrale dei brevetti per invenzioni, del Ministero dell’Industria e del commercio di Firenze, un brevetto recitante questa descrizione: Motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica”.

Il giorno seguente il commendator Piaggio, in una lettera indirizzata al direttore dello stabilimento e a tutte le maestranze, scrisse: “Ho il piacere di comunicarVi che i primi esemplari hanno incontrato l’ammirazione generale. Vi esprimo il mio più vivo compiacimento, certo che con l’unione di tutte le forze, potremo segnare altri passi importanti per la nostra ripresa industriale”.

La settimana successiva, la Vespa, venne presentata nelle più grandi città italiane con diversi annunci pubblicitari a piena pagina pubblicati sui principali quotidiani nazionali. Il debutto in società avvenne al Circolo del Golf di Roma. L’evento fu ripreso dal cinegiornale e comparve sulle pagine in bianco e nero della rivista ‘’La Moto’’ , per poi poter essere toccata con mano alla ”Fiera del Ciclo e del Motociclo di Milano” dello stesso anno.

Iniziata la produzione in serie, la Vespa 98 cc, modello capostipite della gamma Vespa, verrà costruita, in breve tempo, in oltre un milione di esemplari.

Fu un successo senza precedenti che portò il marchio Piaggio ad assumere una visione mondiale, erigendo impianti produttivi anche all’estero; uno per ogni continente. La Vespa divenne un veicolo alla portata di tutti, dal padre di famiglia, all’impiegato, dal fruttivendolo al postino. La Vespa, grazie alle sue caratteristiche costruttive, fu apprezzata soprattutto dalle donne che, in quegli anni, stavano diventando sempre di più parte attiva della società italiana.

Ma a decretarne definitivamente il successo ci pensò il mondo del cinema. All’epoca, molti registi, infatti, richiesero la Vespa all’interno delle loro sceneggiature, in quanto ritenuta simbolo di avanguardia e dello stile italiano. La più celebre pellicola cinematografica, che consacrerà la Vespa a vera e propria icona del vivere italiano, fu “Vacanze Romane”, del 1953, diretto da William Wyler e magistralmente interpretato da Audrey Hepburn e Gregory Peck.

In conclusione:

Vespa è un oggetto fortemente italiano che ha saputo rispondere di epoca in epoca alle esigenze del mercato, assumendo in ogni tempo e luogo usi e funzioni diverse. Vespa è più di uno scooter; è un vero e proprio oggetto di culto diventato, in diverse occasioni, strumento di espressione artistica ed estetica. Esemplari di Vespa sono infatti ritrovabili presso le più famose gallerie d’arte moderna internazionali come il “MoMA” di New York o il Triennale Design Museum” di Milano.

Vespa oggi:

Oggi, con oltre 19 milioni di esemplari venduti, Vespa, si sta aprendo al mondo dei moderni veicoli elettrici, rimanendo, tuttavia, estremamente fedele a se stessa e diventando, allo stesso tempo, pioniera nel mondo della mobilità green a zero emissioni. Inoltre per celebrare il suo 75esimo anniversario la casa di Pontedera ha voluto renderle omaggio introducendo sul mercato uno speciale allestimento in serie limitata per tutti i suoi modelli denominato “Vespa 75th”, caratterizzato da un’inedita verniciatura giallo ocra resa speciale dalla grafica ton sur ton raffigurante il numero settantacinque e da una originale dotazione di accessori quali la sella e la borsa borsa-bauletto dello stesso materiale.

Buon compleanno Vespa, 75 volte giovane!

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