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sabato, 24 Maggio 2025

EFFEPI, un ponte tra istruzione e lavoro. La storia di Alessia, studentessa al quarto anno dell’indirizzo Amministrativo

29.05.2024 – 13:02 – Il mondo del lavoro è in costante evoluzione, e con esso cambiano anche le competenze richieste. I Centri di Formazione Professionale regionali di EFFEPI rispondono a queste esigenze con una gamma di corsi aggiornati e innovativi per i ragazzi e le ragazze dai 14 ai 18 anni. L’obiettivo è colmare il divario tra domanda e offerta nel mercato del lavoro, offrendo ai giovani, in modo completamente gratuito, opportunità concrete per il loro futuro. EFFEPI raggruppa dodici enti formativi accreditati dalla Regione Friuli Venezia Giulia che offrono percorsi triennaliper conseguire una qualifica professionale valida in tutti i paesi dell’Unione Europea. Per coloro che proseguono dopo i tre anni, c’è la possibilità di raggiungere il Diploma professionale. All’interno di questi percorsi, punti cardine sono i tutor e gli orientatori.

Elisa Purini è una delle orientatrici che lavora nel mondo della formazione professionale. La sua esperienza e dedizione sono fondamentali per guidare gli studenti verso scelte consapevoli e ponderate: un supporto personalizzato, che aiuta a scoprire le loro potenzialità e a trovare la strada giusta nel mondo del lavoro. “Il nostro obiettivo è far sì che i ragazzi si rendano conto delle loro capacità e delle opportunità che la formazione professionale può offrire. Vedere gli allievi crescere e inserirsi con successo nel mondo del lavoro è una grande soddisfazione.”

Elisa cosa significa essere tutor?

“Io, oltre a essere un’insegnante, sono anche ‘tutor uscente’.  Essere tutor uscenti significa non solo seguire gli studentidurante il loro percorso scolastico, ma accompagnarli anche nella fase di transizione verso il mondo del lavoro. Sono infatti responsabile di stabilire e mantenere i contatti con le aziende, facilitando il loro inserimento nei tirocini e monitorando il loro progresso. Tutor – per noi – consiste nell’ “assistere” i ragazzi a 360 gradi, dentro e fuori la scuola, sostenerli anche nei momenti personali più delicati, instaurare un legame di fiducia mirato alla persona, non al ‘mero concetto di alunno’”.

Ciò che differenzia gli enti formativi accrediti da altre tipologie di scuola, è proprio il sistema duale: una modalità̀ di apprendimento basata sull’alternarsi di momenti formativi in aula e momenti di formazione pratica nelle aziende.

Ed è in questo contesto che le figure come Elisa diventano fondamentali per creare il collegamento tra i giovani studenti e il mondo “degli adulti” a cui si affacciano: “Il tutor è un punto di riferimento anche per le aziende. Il nostro compito è garantire che ogni tirocinio sia un’esperienza formativa di qualità, adattata alle esigenze degli studenti e alle richieste del mercato del lavoro. Siamo insomma dei mediatori, assicurandoci che le aspettative di entrambe le parti siano soddisfatte.”

Tra gli enti accreditati all’interno di EFFEPI, c’è il CIOFS fp FVG, Ente di Formazione ad indirizzo commerciale, turistico, amministrativo e informatico di Trieste.  Attivo sul territorio in forma di Associazione CIOFS FP FVG dal 1978, opera nel tessuto cittadino di Trieste fin dagli anni ‘50 nel settore della formazione e dell’inserimento lavorativo.

La storia di Alessia Ingiò, una delle studentesse al quarto anno dell’indirizzo amministrativo di Ciofs, è un esempio concreto di come la formazione professionale possa aprire le porte a un futuro lavorativo solido. Alessia ha intrapreso un percorso nell’indirizzo amministrativo e, durante il terzo e quarto anno, ha svolto uno stage di oltre cinquecento ore presso uno studio commercialista.

Alessia perché hai scelto il percorso del Ciofs?

“Ho deciso di intraprendere il percorso del Ciofs per entrare direttamente nel mondo del lavoro. Per me ciò che è stato fondamentale è stata la possibilità di svolgere il tirocinio nelle aziende, mettendo in pratica le nozioni imparate in classe.”

Com’è stato il tuo percorso in questi tre anni?

“Il mio è stato un percorso bello ance se travagliato. Ho iniziato questa esperienza, però poi per motivi personali ho dovuto abbandonarla e riprenderla, ma sono sempre rimasta in contatto con i tutor. Spesso si pensa che nelle scuole di formazione professionale la mole di studio sia minore, ma non è assolutamente così. Io avendo interrotto il percorso mi sono dovuta confrontare anche con una differenza d’età rispetto ai miei compagni, ma grazie alla classe in cui mi sono trovata e il sostegno dei tutor, quello che inizialmente mi è sembrato un problema non lo è stato.”

Cosa si studia nell’indirizzo amministrativo?

Si studia economia aziendale, scritture contabili, gestione dei rapporti con il sistema finanziario, del bilancio annuale, archiviazione e gestione dei documenti, assistenza alla direzione nella gestione di appuntamenti, riunioni, strumenti digitali d’ufficio, dati e report. Nozioni pratiche, estremamente utili per il futuro.

Riguardo la modalità duale, è veramente efficace? Come si svolge?

Il bilanciamento tra teoria e pratica è stato fondamentale. Inizialmente essere catapultati nel “mondo dei grandi” spaventa, fa paura. Ma è proprio questo che ti rende matura. Io avendo interrotto e poi ripreso il percorso ho iniziato lo stage al terzo anno invece che al secondo. Di norma, si svolgono 200 ore di alternanza durante il secondo anno e poi 528 ore di stage durante il terzo anno. L’azienda in cui ho svolto il mio ultimo stage, uno studio commercialista in via Fabio Severo, ha apprezzato il mio impegno e mi ha offerto un contratto di apprendistato. Più il tempo passa e più l’azienda ti rende autonoma, dandoti responsabilità e facendoti crescere concretamente. Ora oltre a mettere in pratica ciò che ho imparato, lavoro.”

Gli stage rappresentano una parte importante del percorso formativo. Un vantaggio per i giovani ma anche per le aziende che possono conoscere da vicino e scegliere i migliori studenti, formandoli in base alle proprie esigenze, far conoscere la realtà aziendale, i prodotti e servizi ad un ampio bacino d’utenza. Insomma, ridurre tempi e costi della ricerca del personale ricevendo un supporto concreto per il recruiting da parte delle scuole.

Guardando al futuro Alessia, quali sono le tue aspettative? Cosa ti piacerebbe fare dopo questo percorso?

“Sono fiduciosa. Vorrei continuare a lavorare nell’ambito amministrativo, fare esperienza e, magari, un giorno diventare un tutor per aiutare altri ragazzi come me.”

L’esperienza di Alessia mette in luce come i percorsi di formazione professionale possano offrire non solo un’educazione solida ma anche concrete possibilità di inserimento nel mondo del lavoro, permettendo agli studenti di crescere professionalmente e trovare la propria strada.

[c.v.]

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