17.04.2024 – 11.29 – Anche in provincia di Udine il fenomeno dei maltrattamenti e delle violenze sulle donne è in crescita esponenziale, con reati più o meno gravi che vanno dallo stalking alla violenza sessuale e alle lesioni, ha spegato qualche giorno fa, il procuratore capo di Udine, Massimo Lia. Proprio per sensibilizzare su tutte le forme di violenza verso le donne, e in particolare su quell’economica e sulla parità di genere è nato il progetto, “Libere di Vivere”. Il docufilm, ideato Claudia Segre, Presidente Global Thinking Foundation e scritto e diretto da Antonio Silvestre, riprende testimonianze reali di donne vittime di questo tipo di abusi, intervallate da immagini di finzione interpretate dalle attrici Stefania Pascali e Giulia Cappelletti.
L’opera è stata proiettata il questa mattina, presso l’Auditorium dell’Istituto Tecnico Antonio Zanon, Piazzale Cavedalis, 7. Dopo la proiezione è seguito un dibattito con studentesse, studenti e insegnanti.
Libere di… Vivere si dipana in un’ora di racconto, coraggioso ed emotivamente coinvolgente, che mira ad essere un’importante occasione culturale e sociale per interloquire, nel dibattito che segue, con esperte e operatrici quotidianamente impegnate in servizi di contrasto alla violenza.
L’opera si concentra sulla vita di Stella, che dopo il matrimonio e la nascita della prima figlia, si vede costretta a lasciare il lavoro; col passare degli anni l’idillio familiare si trasforma in un inferno, con un marito che le fa pesare ogni giorno di essere l’unica fonte di sostentamento economico. Ma Stella saprà trovare la forza di cambiare quello che pare un destino già tracciato, lanciando un messaggio di speranza e rinascita.
A questa si intrecciano quattro testimonianze raccolte allo sportello d’ascolto, storie di donne e violenza economica, psicologica, fisica, quattro storie che hanno, pur con esiti di diversa gravità, come comune denominatore e primo grilletto scatenante della spirale della violenza la sopraffazione economica.
l.l