14 C
Udine
sabato, 19 Aprile 2025

“Stato Interessante. Come concepire un’impresa”. Donne imprenditrici fanno Rete.

03.04.2024 – 14.30 – È questo il senso dell’associazione di donne con Partita Iva o ritenuta d’acconto che si riconoscono Rete al Femminile, associazione diffusa in tutta Italia che ha visto le libere professioniste udinesi confrontarsi nel primo evento da loro organizzato “Stato Interessante. Come concepire un’impresa”, svoltosi il 22 marzo u.s. a Udine presso la Casa della Contadinanza.
L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Udine, ha visto la presenza di Arianna Facchini, assessora Demografia e statistica, Politiche giovanili e Pari opportunità del Comune di Udine, che ha portato il saluto del Comune e della Commissione Pari opportunità.
L’assessora ha sottolineato come la Rete al Femminile stia dicendo alle donne che possono fare tutto, se questo non accadesse sarebbe una perdita per l’intera società. La cultura della valorizzazione della società al femminile è importante per le nuove generazioni e passa anche attraverso la declinazione al femminile di ruoli e professioni. Sono innegabili le difficoltà che le donne libere professioniste devono affrontare, il loro cammino è sicuramente più impervio rispetto a quello di un uomo: è la società che deve umanizzarsi per rendere più agevole i percorsi di vita e di lavoro di una donna. In questo – ha continuato Facchini – la rete di supporto penso che faccia tanto.

«Rete e femminile sono due parole importanti, insieme ci dicono che le donne che si supportano riescono, le donne che si supportano arrivano. Quindi l’augurio che vi faccio che ci faccio – ha concluso Facchini – è che la Rete grazie anche agli incontri come quello di stasera possa espandersi e rafforzarsi» .
I dati della Camera di Commercio parlano chiaro: in Friuli Venezia Giulia le imprese femminili registrate al 31.12.2022 in Friuli Venezia Giulia sono 22.028 (su un totale di 97.944), di cui 10.741 nel territorio di Udine (48,8%, percentuale più alta in Regione).
La maggior parte delle imprese femminili registrate in Friuli Venezia Giulia è di tipo individuale, opera nel settore del Commercio all’ingrosso e al dettaglio, il 18,1% opera nei Servizi alle famiglie (Istruzione, Sanità e Assistenza sociale), il 17% nei Servizi alle imprese (informazione e comunicazione, attività immobiliari, attività professionali, scientifiche e tecniche) e il 15,5% nel settore Primario. Le restanti imprese femminili operano in Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (14%), nell’Industria (7,1%), nelle Costruzioni (2,9%) e nel Trasporto e magazzinaggio (0,9%)
Ecco dunque l’esigenza di dare voce a chi opera in settori diversi ma con uguali stimoli, intraprendenza, costanza e voglia di guardare la futuro, nonostante tutto.

«L’evento “Stato Interessante – come concepire un’impresa» vuole essere una voce, un faro sul ruolo lavorativo della donna, in un periodo dove si “parla” di parità di genere. Parole che con molta fatica si trasformano in fatti. Parità che non deve essere solo garantita dalla legge, ma promossa ed attuata giorno per giorno nella prassi e nei comportamenti tenuti sul luogo di lavoro. Così Michela Daltin leader in carica della RaF sezione di Udine. Molto importante, ha concluso Daltin, è la formazione continua per essere sempre al passo con il mondo del lavoro in continua e veloce evoluzione».

Sulla stessa lunghezza d’onda le testimonianze delle tre ospiti Arianna Modotto (Linda srl), Molli Coradazzi (Il ricamificio) e Erika Adami (giornalista professionista) che pur svolgendo attività diverse si sono trovate d’accordo nell’affermare che nonostante le difficoltà legate al genere, l’essere donna è un valore aggiunto, anche se spesso non considerato nella giusta misura. Connaturato ai diversi ruoli che una donna può ricoprire sia nella sfera pubblica che in quella privata, il multitasking rende la donna pronta a nuove sfide.
Ancora adesso in molti casi il peso sociale della famiglia ricade esclusivamente sulle spalle della donna, che talvolta può essere costretta a decidere tra famiglia e lavoro. A maggior ragione per le lavoratrici autonome.
Il successivo dibattito ha evidenziato che l’indipendenza economica è una condizione essenziale per l’indipendenza tout cour.

Oltre al Comune di Udine anche l’associazione ZerosuTre ha offerto il patrocinio al Convegno.
La presidente Giulia Bigot ha ricordato che il sodalizio opera attraverso sportelli di accoglienza e di ascolto per accompagnare le donne nei percorsi verso l’autonomia. Era anche presente la vice presidente Raffaella Ambrosio, che in più occasioni aveva già dichiarato l’importanza della valorizzazione del ruolo femminile all’interno della nostra società.
É questo che si propone di fare la Rete al Femminile di Udine che visto il grande successo di pubblico (tutti occupati i posti della sala della Casa della Contadinanza in Castello a Udine) sta già pensando al prossimo evento.

l.l

Ultime notizie

Dello stesso autore