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sabato, 19 Aprile 2025

Morti sul lavoro. I dati regionali e provinciali, Udine in ‘zona arancione’

30.12.2023 – 12:30 – “Sono quasi 1000 le vittime sul lavoro nel nostro Paese da inizio anno.” Sono questi i dati forniti dall’INAIL ed elaborati dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering. “I numeri parlano di una leggera diminuzione degli infortuni mortali rispetto al 2022, ma in effetti a diminuire del -21,5% sono gli infortuni mortali in itinere, mentre crescono ancora del 3,2% gli infortuni mortali registrati in occasione di lavoro”. Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre, commenta alcuni dei più significativi passaggi dell’ultima dettagliata analisi dell’emergenza realizzata dal proprio team di esperti. “Vorrei porre l’attenzione sui dati relativi ai lavoratori stranieri: una categoria ‘fragile’ con un’incidenza infortunistica ben superiore alla media nazionale, in ragione spesso di una non adeguata formazione sulla sicurezza. La formazione, infatti, rimane sempre uno dei principali fattori per ridurre gli infortuni, ma evidentemente dobbiamo riuscire ad incidere in modo molto più efficace anche sui lavoratori stranieri, superando le frequenti difficoltà legate alla comprensione della nostra lingua e ad un background culturale molto diverso dal nostro”. Secondo questo studio, il Friuli Venezia Giulia si classifica in “zona arancione” con un’incidenza superiore alla media nazionale, anche se le province presentano differenze significative:

  • Il dato più positivo della regione è sicuramente quello di Gorizia che si posiziona all’ 89° posto su 104, con un tasso di 17,4 infortuni mortali ogni milione di occupati, collocandosi in “zona bianca”
  • A seguire Trieste, che si posiziona al 79° posto, con un tasso di 20,2 infortuni mortali ogni milione di occupati, anch’essa in “zona bianca
  • I numeri crescono invece a Udine: 46° posto, con un tasso di 35,1 infortuni mortali ogni milione di occupati, posizionandosi in “zona arancione
  • E per concludere Pordenone, la cui incidenza è allarmante, aggiudicandosi al 25° posto, entra in “zona rossa” con un tasso di 51,5 infortuni mortali ogni milione di occupati.

Secondo le statistiche, il settore delle costruzioni continua a essere il più colpito. L’analisi per fasce di età evidenzia la vulnerabilità degli anziani oltre al fatto che i lavoratori stranieri sono particolarmente esposti, sottolineando la necessità di interventi mirati. Tra i lavoratori più giovani, l’Osservatorio individua tra quelli più fragili coloro che hanno un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, rispetto, ad esempio, ai colleghi tra i 25 e i 34 anni (25,3 infortuni mortali ogni milione di occupati contro i 15,7).

Le denunce di infortunio totali sono in diminuzione del 16,8% rispetto a fine novembre 2022: 652.002 a fine novembre 2022 e 542.568 quest’anno. Il decremento risulta essere sempre maggiormente rilevante, come del resto nei mesi precedenti, nel settore della sanità; lo scorso anno a fine novembre le denunce erano 80.256 mentre a fine novembre 2023 sono diventate 38.241. Necessario sottolineare anche questa volta come il decremento sia dovuto alla “quasi totale estinzione” degli infortuni connessi al Covid dalle statistiche.

[c.v.]

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