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sabato, 19 Aprile 2025

‘Sublimi bellezze salutando il ’23’, chiude la stagione espositiva della galleria udinese ARTtime

18.12.2023 – 09.36ARTtime è pronta a chiudere in Bellezza la stagione espositiva: la dinamica galleria udinese infatti presenta l’attesa mostra di fine anno. Sabato 16 dicembre 2023 ha aperro i battenti l’esposizione internazionale “Sublimi bellezze salutando il ’23”.
Presentare al pubblico sublimi bellezze è, senza ombra di dubbio, la miglior maniera di salutare un 2023 ricco di soddisfazioni. La Bellezza (con la “B” maiuscola) celebra e suggella anche un ideale gemellaggio artistico con l’Austria, infatti ben cinque Artiste/i in esposizione vengono dalla vicina e amica nazione d’oltralpe. Spazio a dipinti e sculture dagli stili differenti ma accomunati dalla carica comunicativa e dalla volontà d’indagine, frutto del cristallino talento di personalità artistiche di prim’ordine.
Rimarrà aperta e visitabile fino a domenica 31 dicembre.
Espongono: Claudia Fallosch, Gerald Grünwerth, Luli Art Studio, Ingeborg Matula, Margret Obernauer, Gerhard Pilz G.F.E. e Alberto Rubaltelli.

I mondi pittorici di Claudia Fallosch rivelano la sua costante esplorazione del tema dell’anima e del paesaggio emotivo. A differenza dei suoi primi lavori, l’artista cerca solitamente di trasmettere la realtà emotiva senza riferimenti figurativi o rappresentativi. La composizione pittorica è al centro dell’attenzione, senza evocare un determinato ricordo o intuizioni già tracciate nello spettatore. La concezione geometrica e costruttiva spesso utilizzata conferisce al paesaggio dell’anima sul terreno pittorico un’indipendenza che diventa leggibile attraverso il coinvolgimento dello spettatore con le opere. A differenza dei primi lavori in cui dominavano i blu, il colore rosso appare in molte sfumature e tonalità e domina nella realizzazione dell’essere più intimo dell’artista.

Le opere di Gerald Grünwerth riguardano momenti che deve semplicemente catturare con la pittura. Le immagini che si presentano ai suoi occhi lo spingono verso la tela per catturare il suo “viaggio mentale”. Così facendo si sente libero e può usare la pittura per raccontare ciò che non riesce a dire a voce. All’artista interessano i momenti quotidiani della vita di tutti i giorni, sono tutt’altro che insignificanti, non devono andare perduti. Lo affascina l’oscillazione tra il rappresentativo e il non rappresentativo, le tracce di colore che appaiono per caso eppure appartengono esattamente a quel luogo. Non vuole mai imporre nulla allo spettatore che deve essere catturato dall’opera stessa. Questo stupore deve nascere spontaneo da sé e ogni opera deve raccontare storie.

Flora Montesanto – in arte Luli Art Studio – è un’artista autodidatta. Dipinge da quando era una ragazzina che prendeva i pennelli e si tuffava in un mondo pieno di colori. Pensa che l’arte sia principalmente emozione, non solo tecnica; l’arte bisogna sentirla, viverla, percepirla con il cuore. Le piace dipingere ciò che sente, le emozioni che vive, dando vita a dipinti o pareti che raccontano qualcosa, che riflettono una forza, una pulsione che è dentro di noi e in cui ognuno può immedesimarsi. Può prendere ispirazione da una foto, un’immagine che colpisce la sua attenzione: una donna, un bimbo o un animale in una posa che la emoziona. Siamo circondati di arte, di bellezza, di emozioni e Luli Art Studio prova a rappresentare ciò che suscitano in lei, le emozioni che prova.

Ingeborg Matula è nata e vive a Vienna. In gioventù le piaceva disegnare e dipingere. Negli anni successivi ha perso di vista il suo amore per la creatività, poiché nella sua carriera professionale si è dedicata alla contabilità e al controlling, fino alla direzione dei dipartimenti contabili di grandi aziende; tuttavia, dopo essere andata in pensione, ha riscoperto la passione per le arti. Il fascino per i ritratti e le nature morte ha dato vita a una concentrazione che attira continuamente la sua attenzione e la tiene occupata. Per l’artista, dipingere significa esprimere, elaborare e trasportare sentimenti d’amore e di passione utilizzando il colore. La pittura deve stupire, sedurre, convincere e, a volte, anche confondere il pubblico. È una conversazione tra il mondo interiore e quello esteriore.

Margret Obernauer ha iniziato a dipingere durante un workshop: è stato amore alla prima pennellata. Da quel momento in poi si è interessata completamente all’arte. Ha frequentato corsi in accademie con artisti famosi dai quali ha potuto imparare molto sulle tecniche e sulle applicazioni dei materiali. Col tempo ha capito che si possono superare i propri limiti aprendosi alle novità, sempre con la consapevolezza che nulla deve essere perfetto. Ogni sua opera è unica e fa parte di lei, delle sue sensazioni e percezioni, che vuole condividere con i visitatori. Un’arte che irradia leggerezza, gioia di vivere e calore. Usa molti materiali diversi, colori e collage autoprodotti, cera, gesso, cenere, polvere di marmo, resina e molto altro per dare alle sue opere un’espressività speciale.

Gerhard Pilz G.F.E. è nato in Stiria e si è formato con Claudia Fallosch e seguendo diversi corsi specialistici. Il motto dell’artista è “Il mondo intero è paesaggio”, questo perché il suo lavoro ruota attorno a questo tema: sia che si tratti del paesaggio come concetto fisico e terreno, sia che si tratti del paesaggio che un corpo idealmente mostra. Pilz è un artista molto attivo che ha esposto nella nativa Austria, in Spagna, Italia, Portogallo e altre nazioni europee. Vincitore del Premio Dombrowski di scultura e del Premio d’Onore di fotografia indetto dal Museo Gulbenkian di Lisbona. Oltre alle mostre annovera anche la partecipazione alle Biennali per le Piccole Sculture di Hilden (Germania) e le Biennali della città di Vila Nova de Cerveira in Portogallo.

Alberto Rubaltelli si è laureato in pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha partecipato alle Biennali d’Arte Triveneta; ha allestito mostre personali ed esposto a varie collettive. Sue opere sono presenti in collezioni private e in edifici di culto. Come pittore e operatore visuale si è dedicato allo studio della Psicologia della Percezione in rapporto alla lettura dell’opera d’arte e agli aspetti fenomenologici del linguaggio. I suoi dipinti manifestano una costante partecipazione alla dimensione umana in tutti i suoi aspetti, attraverso stesure di successivi gradi di definizione dell’immagine, in ritratti di volti emersi dalla memoria, evocati, pensati o ricordati, e nella costante ricerca di una tensione dell’immagine ispirata allo slancio vitale dell’esistenza e della natura.

La mostra sarà visitabile fino al 31 dicembre presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 10 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Chiuso a Natale e Santo Stefano, aperto a San Silvestro. Ingresso libero.

l.l

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