15.11.2023 – 08.30 – In occasione del 160′ anno di fondazione dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore Raimondo D’Aronco di Gemona del Friuli, derivato da “una modesta scuola serale e festiva di disegno” (1863), si vuole celebrare questo importante evento, attraverso una mostra nelle Sale D’Aronco di Palazzo Elti di Gemona (dal 18/11 al 3/12) con l’esposizione di documenti grafici e fotografici, oggetti e documenti storici, le sue origini. L’inaugurazione è prevista per sabato 18 novembre alle ore 11.30 presso le Sale D’Aronco, Palazzo Elti nel centro storico di Gemona, in via Bini 9.
Il percorso espositivo evidenzia i momenti salienti della trasformazione della Scuola nell’arco di un secolo e mezzo dalla sua fondazione, edificata in origine in via Carlo Caneva nel centro storico di Gemona, e poi trasferita, dopo il sisma del 1976, nell’attuale sede di via Battiferro, 7 sempre a Gemona. Il Progetto D’Aronco 160 si pone l’obiettivo di far conoscere l’Istituto nel doppio aspetto, una scuola aperta al mondo esterno e la scuola che esce sul territorio. Infatti la scorsa primavera sono stati coinvolti e ospitato studiosi nel nostri Istituto, le Matinée del D’Aronco, e in questa prima parte dell’anno scolastico, la MOSTRA di documenti storici e una Festa del D’Aronco il 28 novembre 2023 al Teatro Cinema Sociale di Gemona del Friuli, evento conclusivo delle celebrazioni.
E’ importante far capire la valenza della Scuola, comprendere quanto i ragazzi dei tecnici e dei professionali possano offrire, quanto sono importanti, e quindi far loro credere che valga la pena stare a scuola, essere orgogliosi di farne parte, un valore anche e soprattutto contro la dispersione scolastica. Una scuola indubbiamente importante anche per la tenuta sociale ed economica del Comune di Gemona del Friuli, che ha dato il patrocinio, e del gemonese. SCUOLA APERTA – Lo stesso giorno nel pomeriggio 18 novembre dalle ore 15 alle ore 18 si terrà il primo incontro di SCUOLA APERTA, per far conoscere il nostro Istituto e in particolare ci saranno quattro incontri di benvenuto con il Dirigente, dott. Nicolò Basile, alle 15, 15.45, 16.60, 17.15 presso l’Auditorium dell’Istituto di via Battiferro a Gemona.
LA STORIA DELLA SCUOLA – LE RADICI SONO IMPORTANTI
L’Istituto Raimondo D’Aronco, la prima istituzione di questo genere in un Friuli ancora sotto l’influenza asburgica, nasce nel 1863 con lo scopo di formare i lavoratori nella lettura e nella scrittura, oltre che sul disegno tecnico. Nel 1884 nasceva la “Scuola d’arte applicata all’industria”, nota come “Scuola di Arti e Mestieri” e finanziata per due terzi dal Ministero dell’Agricoltura e dell’industria a partire dal 1887.
Solo successivamente la scuola fu dedicata al noto architetto gemonese Raimondo D’Aronco che, dopo le scuole elementari, “avrebbe appreso i primi rudimenti del mestiere”, tra il 1868 e il 1872, proprio nella locale “Scuola di disegno” o “Scuola d’arti e mestieri” e solo dopo l’architetto completò gli studi fondamentali per la futura professione a Graz in Austria. In essa gli allievi apprendono, oltre agli elementi di cultura, le cognizioni tecnologiche per imparare un mestiere per gli edili, per i falegnami e i meccanici.
Nella lavorazione del legno Gemona ha una lunga tradizione che fa capo ai fratelli Fantoni, con un vasto laboratorio, dal quale per volontà di Giovanni Fantoni, ex allievo della Scuola d’Arte, prende corpo un capolavoro come la progettazione del salotto dell’architetto Midena, con bassorilievi scolpiti da Dino Basaldella e nel 1935 la Prima mostra dell’Artigianato friulano nel 1935, una visione imprenditoriale per Gemona oggi divenuta la grande realtà della Fantoni Group.
Come scrive lo studioso gemonese Giuseppe Marini, nel suo libro, Intorno a Raimondo D’Aronco, Manzano 2007, “A Gemona c’è una scuola che vanta una tradizione più che secolare nell’istruzione professionale. La si vuole derivata da una modesta scuola serale e festiva di disegno del 1863, che aiutava i lavoratori a migliorare le loro rudimentali capacità di leggere e scrivere e forniva talune elementari abilità nel disegno tecnico, da applicare soprattutto all’edilizia. Dalla riconosciuta inadeguatezza di quella scuola serale nasceva nel 1884 la “Scuola d’arte applicata all’industria” – nota come “Scuola d’arti e mestieri” – approvata nel 1887 (…) . (…) Nel 1960 diventa “Istituto professionale statale per l’industria e l’artigianato” (IPSIA). Caduto ogni riferimento all’istruzione professionale, la scuola diventa infine, nel 1999, l’attuale ISIS, “Istituto statale di istruzione superiore”. Questo istituto, (…), è oggi intitolato a Raimondo D’Aronco.
Dal 1907 la Scuola diventa governativa, prendendo la denominazione di “Regia scuola d’arti e mestieri”. Nel 1924, in piena epoca fascista, viene qualificata come “Regio Laboratorio Scuola Benito Mussolini” e nel 1929 viene annessa la Scuola triennale di avviamento al lavoro; l’Istituto cambia poi il nome in “Regia scuola tecnica industriale” nel 1933, in accordo con le titolazioni imposte del fascismo. Con il secondo dopoguerra perde la qualifica di “regia” diventando nel 1960 I.P.S.I.A, ossia “Istituto Professionale Statale per l’Industria e l’Artigianato”.
Il 6 maggio 1976 il terremoto distrugge la città di Gemona, compreso l’edificio scolastico di via Carlo Caneva nel centro storico di Gemona, il più colpito dal sisma. L’Istituto viene, in seguito al disastroso evento, dislocato in diverse sedi, da Udine a San Daniele, a San Giorgio di Nogaro, a Lignano.
A seguito della ricostruzione, avvenuta nell’anno scolastico 1980-81, il nuovo edificio fu inaugurato in Via Battiferro 7, dove si trova attualmente. Per ricordare il contributo degli Stati Uniti nel post terremoto, nell’atrio della scuola è stata posta la seguente iscrizione “ THIS SCHOOL IS A GIFT OF THE UNITED STATES OF AMERICA TO THE PEOPLE OF GEMONA STRICKEN BY THE EARTHQUAKES OF MAY AND SEPTEMBER 1976 – GEMONA 1980”.
Nei primi anni ’80, nella sede centrale di Gemona, vengono istituiti vari corsi professionalizzanti, tra i quali annoverare quello per Congegnatori Meccanici, Elettricisti e istallatori ed elettromeccanici, Addette ai servizi di assistenza famigliare e sociale, precursori degli indirizzi odierni.
Nel 1999 viene istituita la sezione ITI (Istituto Tecnico Industriale), un biennio unitario più un triennio di specializzazione per periti informatici.
Dal 2000 e sino ad oggi, la scuola si chiamerà Istituto Superiore di Istruzione Secondaria Raimondo D’Aronco. In linea con le ragioni della sua nascita, l’I.S.I.S. R. D’Aronco, ancora oggi sente la necessità di essere un punto di riferimento per il territorio in un’ottica di raccordo e crescita. Gli obiettivi primari che ci si pone sono educare, istruendo lo studente e il cittadino, accompagnandone il processo di maturazione nelle sue molteplici dimensioni, con una spiccata attenzione verso l’inclusività. Tali principi si concretizzano nella quotidianità scolastica ponendo lo studente al centro delle decisioni e delle scelte e agendo nell’intento di una costruzione delle conoscenze, di acquisizione delle capacità, delle abilità e delle competenze spendibili nel mondo del lavoro, integrando i saperi teorici con quelli pratici e laboratoriali. Proprio i nostri laboratori sono un vero punto di forza, ed il motto “Saper fare e Saper essere” descrive l’essenza del nostro Istituto. I percorsi di studi della nostra scuola sono tutti di durata quinquennale, e sono articolati secondo vari indirizzi: IPSIA – INDUSTRIA E ARTIGIANATO PER IL MADE IN ITALY- MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA- (Meccanica — Elettrico-Elettronica — Termotecnica) – SERVIZI PER LA SANITÀ E L’ASSISTENZA SOCIALE – OPERATORE SOCIO SANITARIO (corso serale per adulti); ITI – INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI – GRAFICA E COMUNICAZIONE.
BREVE BIOGRAFIA
L’architetto Raimondo D’Aronco nasce a Gemona del Friuli il 31 agosto 1857, e la sua esperienza si innesta da un lato nel quadro internazionale italiano veneto e mitteleuropeo, dall’altro ad Oriente, a Costantinopoli. Dopo un’ adolescenza segnata dall’esperienza nei cantieri edili austriaci (lavorava come manovale a Graz), torna a Gemona nel 1874, per poi proseguire la sua istruzione all’Accademia di Belle arti di Venezia. Per tutta la sua vita farà la spola fra il Friuli, che abbellirà con opere notevoli (è del 1908 il municipio di Udine) e l’Oriente, dove continuerà a lavorare alle dipendenze dell’Impero Ottomano. È noto l’attaccamento del famoso architetto alla nostra scuola, che successivamente porterà il suo nome, dove negli anni sessanta dell’Ottocento “avrebbe appreso i primi rudimenti del mestiere”; donò infatti alla stessa molte tavole illustrative di opere pregevoli e visitò la “Scuola d’Arte di arti e mestieri” nel 1906. Morì a Sanremo il 3 maggio 1932.