08.02.2021 – 18.18 – “Dodici anni fa, a Udine, cessava di respirare Eluana Englaro. Non cessò di vivere nel 2009. Ciò avvenne altrove, diciassette anni prima. Una rianimazione non andata a buon fine la lasciò in uno stato vegetativo”. Così si esprime, in una nota, il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg, Furio Honsell. “Udine fu l’unica città – ricorda Honsell – che seppe accogliere un padre ed una figlia in una fase tremenda della loro vita. Udine città dei diritti civili, seppe garantire loro il diritto alla giustizia. Tutti i livelli di giudizio infatti avevano autorizzato la rimozione del sondino naso-gastrico, come chiedeva il padre in nome della figlia. Udine seppe così rendere esigibile il diritto al rifiuto delle cure quando queste sono degradanti, come sancisce la nostra Costituzione”.
“Beppino Englaro – si legge ancora nella nota del consigliere – è un eroe civile per aver sostenuto con forza una battaglia di civiltà senza ipocrisie, aprendo la strada alla legge 219/17 sul consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento. Il progresso scientifico ci obbliga a un’elaborazione bioetica permanente e responsabile, che metta in discussione i risultati di ogni nuova conquista. Ma il progresso civile si raggiunge solamente quando il pensiero bioetico si rafforza dello slancio di amore di un padre”.
(c.s.) d.g.