14 C
Udine
sabato, 19 Aprile 2025

Informativa alla Camera: Speranza “dobbiamo ascoltare il grido d’allarme dei medici, non possiamo lasciarli da soli in trincea”

16.05.2021-09.32 – Ieri, il ministro della Salute Roberto Speranza durante la presentazione dell’informativa alla Camera tra i vari argomenti trattati in merito alla pandemia, all’arrivo delle dosi di vaccino, e a un discorso motivazionale sulla speranza di una sollecita ripresa, ha anche sottolineato che non bisogna assolutamente sottovalutare l’appello dei medici. Finalmente dopo mesi di reclami inascoltati, in queste settimane in cui la voce si è fatta alta e gravosa, sembra che le richieste riguardanti la situazione dell’occupazione delle terapie intensive e della gestione organizzativa della maggior parte degli ospedali, dove spesso un solo medico si trova ad occuparsi di molti pazienti Covid, stiano iniziando a trovare un effettivo riscontro.

Come ha detto Speranza è di fondamentale importanza tenere in considerazione l’opinione e i reclami di chi da più di un anno si trova in prima linea, consigli necessari e utili per una programmazione in sicurezza delle riaperture. Sono coloro che continuano a confrontarsi con i dati reali provocati dalla pandemia e con i gravosi effetti che il virus provoca sulle persone. “Non è giusto continuare a lasciarli soli in trincea”, continua Speranza, dopo più di un anno di sacrifici che rasentano il sovraumano e che tutto il comparto sanitario ha dovuto caricarsi sulle proprie spalle. Va quindi costruita una road map che stabilisca in modo graduale un allentamento delle misure, ma senza sbagliare tempi e modi delle riaperture per non vanificare i sacrifici a cui è stata sottoposta tutta la popolazione.

L’ultimo monitoraggio -spiega Speranza- dopo ben quattro settimane di misure molte severe ci segnala che delle terapie intensive occupate sono ancora al 41 per cento dei posti letto disponibili. È un dato nella sua rilevanza che dovrebbe far riflettere chi continua a sostenere che abbiamo adottato misure troppo severe. Proprio sul livello delle terapie intensive dobbiamo ascoltare e valutare con la massima attenzione il grido di accorato allarme che ancora una volta ci viene dai nostri medici. Voglio dirlo con franchezza non possiamo a chiamarli eroi e poi fare esattamente il contrario di quello che ci chiedono. Dall’esperienza di questi mesi abbiamo imparato che i tempi delle decisioni nel contrasto al virus sono determinanti, dobbiamo essere tempestivi nelle chiusure quando serve e non sbagliare tempi e modi delle riaperture per non vanificare rapidamente i sacrifici fatti. Certo va data risposta alle preoccupazioni degli italiani, alla crescita intollerabile delle nuove povertà, alle difficoltà delle imprese e dei lavoratori ma, non esistono risposte semplici a problemi complessi con un elevato numero di variabili. Abbiamo il dovere di costruire una road map di allentamento graduale delle restrizioni che, voglio ricordarlo, sono sempre state approvate all’unanimità in Consiglio dei ministri. Vogliamo dare certezze agli italiani e consentire a tutti una nuova stagione ma in sicurezza, come fa detto il Presidente del Consiglio Mario Draghi, senza metter a repentaglio la salute e senza compiere scelte azzardate che ci porterebbero in tempi brevi a nuove chiusure.”

[l.f]

 

Ultime notizie

Dello stesso autore