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venerdƬ, 23 Maggio 2025

In Fvg il settore manifatturiero si mantiene vitale, Udine prima in regione

14.08.2023 – 07.10 – A seguito della pandemia Covid, del rialzo delle materie prime e infine della guerra Ucraina-Russia la filiera industriale del Friuli Venezia Giulia si presenta con un certo grado di ā€˜resistenza’ agli imprevisti dell’economia mondiale. Un ruolo particolare lo gioca, in questo contesto, il settore manifatturiero che si mantiene vitale, seppure tra alcune evidenti difficoltĆ .
L’Osservatorio MECSPE realizzato in occasione della prossima fiera di riferimento per la filiera manifatturiera organizzata da Senaf (a Bari, 23-25 novembre 2023) ha permesso di individuare 8.617 imprese manifatturiere attive nel Friuli Venezia Giulia nel I trimestre dell’anno, pari a quasi il 9,9% delle aziende totali. Un dato ben superiore alla media nazionale (8,9%). A livello provinciale, il numero più alto di imprese manifatturiere si registra a Udine (4.212), seguita da Pordenone (2.710), Trieste (859) e Gorizia (836).

Quali sono invece, a livello nazionale, le direzioni verso cui procede la filiera della manifattura italiana? L’importanza della digitalizzazione sembra ormai essersi affermata, con sette aziende su dieci che ritengono di aver avuto nel I quadrimestre una crescita digitale da media ad alta e tante iniziano a essere ā€˜attratte’ dalle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, che potrebbero ā€˜cambiare’ sensibilmente il settore.
Per sei imprenditori su dieci l’AI avrĆ  un impatto positivo (solo per l’11% sarĆ  negativo), tuttavia solo l’11% giĆ  la utilizza, il 13% la introdurrĆ  prossimamente e il 37% si sta appena informando sull’argomento.
Sotto il profilo invece del personale presente e/o in futura assunzione, quasi sei aziende su dieci investono in corsi di aggiornamento e formazione e quasi tre su dieci stanno puntando sui giovani stringendo accordi con ITS, IFTS e universitĆ .
Arranca ancora il discorso invece della ā€˜sostenibilitĆ ā€˜, a fronte sostanzialmente di un’assenza di vantaggi per le industrie, al di fuori dei fondi europei e di un ritorno di immagine per i clienti. Su questo, secondo l’Osservatorio MECSPE, ci sono dei piccoli miglioramenti: il livello di conoscenza dei criteri ESG sale al 41% del campione (6 p.p. in più dell’ultima rilevazione), cosƬ come gli imprenditori che ritengono abbastanza o molto green la propria azienda, che arriva al 45% rispetto al 35% precedente.

di Zeno Saracino

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