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giovedì, 22 Maggio 2025

Assestamento, Zilli illustra a I comm manovra da oltre 1mld di euro

05.07.2023 – 18.50 – Una manovra di assestamento importante, da 1 miliardo e 79 milioni, con i quattro quinti delle risorse – pari a 873 milioni – già allocate, e i restanti duecento milioni ancora da destinare. È questa la portata del disegno di legge illustrato oggi in I Commissione integrata, sotto la presidenza di Alessandro Basso (FdI), dall’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli.

La cifra a disposizione dell’Amministrazione è frutto di tre macro-poste: innanzitutto l’avanzo libero – pari a 912 milioni e determinato principalmente dall’ottimo andamento delle entrare tributarie che ammontano a 756,21 milioni – poi i 150 milioni di entrate da compartecipazione ai tributi erariali, ai quali si aggiungono 17 milioni, quota di avanzo destinata ad investimenti nel 2022 in base a un accordo Stato-Regione del 2019.

Degli 873 milioni già allocati, 723,8 sono destinati agli investimenti e i restanti 150 alla spesa corrente, nell’ambito della quale Zilli ha voluto rimarcare i 50 milioni assegnati al comparto della Salute, di cui fanno parte 10 milioni “destinati specificatamente a un meccanismo di riduzione delle liste di attesa”.

Quanto agli investimenti, l’assessore ha elencato le principali voci di spesa direzione per direzione, passando dal campo di quella che ha chiamato “la responsabilità energetica, più che la transizione ecologica”, con progetti relativi all’idrogeno e incentivi al fotovoltaico, alla sicurezza idrogeologica, dall’irrobustimento del fondo di rotazione in Agricoltura (36 milioni) ai tanti interventi nel campo delle Infrastrutture, settore che può contare su uno dei budget più consistenti, 173,4 milioni.

Zilli ha citato anche gli 11,3 milioni destinati agli investimenti della Protezione civile, i 12 milioni assegnati a Cultura e sport, e nell’ambito della direzione Patrimonio i quasi 137 milioni assegnati allo sviluppo di Porto Vecchio, ricordando anche il prestito di 100 milioni alla società Autostrade Alto Adriatico, già reso noto nei giorni scorsi.

È toccato poi agli Uffici sintetizzare il Defr (Documento economico finanziario), che conferma un quadro economico vivace grazie all’aumento del 3,6% del Pil nel 2022, ai dati positivi degli investimenti fissi delle imprese, specie nel settore delle costruzioni, e all’aumento del 9,9% delle esportazioni nel 2022 (accompagnato finora dal +2,9% del 2023). Su richiesta di Furio Honsell (Open), è stato fornito anche il dato assoluto dell’export, che in Fvg vale 22 miliardi di euro, con una quota dell’11 per cento relativa alla cantieristica navale. Altro dato in controtendenza positiva è quello dell’aumento del numero delle imprese (+0,3%), in particolare di quelle giovanili (+0,8%).

In videocollegamento, il presidente del Consiglio delle autonomie locali (Cal), Roberto Revelant, ha riferito che la manovra è stata approvata all’unanimità dall’organismo, con una serie di raccomandazioni e richieste da parte dei sindaci, in particolare sul co-finanziamento delle opere legate al Pnrr, in modo da poter rispettare i termini per la progettazione, fissati al 30 settembre e al 31 gennaio.

Un tema ripreso poi da Francesco Martines (Pd) nel giro di interventi successivi all’illustrazione della manovra: “C’è il problema – ha detto l’esponente dem – di coprire gli aumenti di costo dei progetti, e mi chiedo a che punto sia l’interlocuzione con lo Stato: i Comuni hanno bisogno di certezze”. Ha toccato il tema dei costi anche Mauro Di Bert, capogruppo di Fedriga presidente: “Ci sono realtà locali che hanno ricevuto un finanziamento regionale ma non riusciranno a partire con le gare di appalto in quanto il quadro economico è lievitato: sarebbe utile riuscire ad anticipare questo aumento di costi, per evitare una continua rincorsa”. Un tema sul quale Zilli ha promesso un approfondimento. L’assessore ha anche annunciato che si sta studiando il modo di trasformare il Fondo di anticipazione per opere indifferibili, che attualmente garantisce ai Comuni risorse per il 10% del costo in caso di aumento dei prezzi delle materie prime, in un contributo vero e proprio, “per evitare che gli enti locali debbano poi restituire le somme anticipate”.

Andrea Carli (Pd) ha definito “importante” la manovra, augurandosi “che i restanti 200 milioni da allocare servano a risolvere questioni strutturali”, mentre Rosaria Capozzi (M5S) ha fatto riferimento alla possibile riduzione dell’Irpef e al tema dell’acciaieria di San Giorgio, domande giudicate troppo “di merito” da Zilli, che le ha consigliato di rivolgersi agli assessori di riferimento nel corso dell’esame del ddl in altre Commissioni.

Il già citato Honsell, che ha invitato a “evitare euforie sul Defr”, ha voluto conoscere la quota-parte dell’inflazione nell’aumento delle entrate tributarie, ottenendo dagli uffici un’indicazione generale di livello nazionale, con una percentuale del 12,3% nell’incremento Iva scambi interni relativa al 2021. Diego Bernardis (Fp) ha invece chiesto di approfondire il budget destinato al fondo di rotazione in agricoltura. Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto-Civica – che si è detto “curioso di capire se i 200 milioni ancora da assegnare saranno resi noti già nelle Commissioni dei prossimi giorni” – ha invece sollecitato nuovi accordi con lo Stato nel campo della sanità pubblica.
[c.s.]

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