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sabato, 19 Aprile 2025

Delegazione FIPE Fvg in piazza a Roma.

14.04.2021-10.54 – I gestori dei pubblici esercizi chiedono che venga comunicata una data certa per la riapertura delle proprie attivitĂ . Ieri a Roma, durante un’assemblea, la delegazione del Friuli-Venezia Giulia FIPE ha ribadito le proprie ragioni in merito ai danni provocati dalla pandemia ai propri esercizi. Le loro attivitĂ  sono tra quelle che, in questo periodo, hanno subito le maggiori restrizioni, ingiustizie e incertezze dovute alle riaperture ad intermittenza.

A Roma nel corso dell’assemblea straordinaria in Piazza San Silvestro, organizzata dalla FIPE Confcommercio, erano in 150 le persone che vi hanno partecipato in una piazza transennata e circondata dalle forze dell’ordine. Da tutta Italia sono state in centinaia le persone che si sono collegate online per far sentire le proprie rivendicazioni rispetto ad un settore al quale è stata negata da un decreto la possibilità di incassare. “Non è stato fatto nessun decreto per bloccare costi, spese e tasse”, commenta il rappresentante FIPE di Udine Dalla Mora.

Ad aprire i lavori è stato il presidente di Confcommercio nazionale Carlo Sangalli, che ha ribadito l’impegno della Confederazione per ottenere dal governo risposte rapide, mentre il presidente nazionale FIPE Lino Stoppani, da remoto, ha chiesto una data certa per la riapertura in sicurezza.

“Il mondo della ristorazione – sottolinea Dalla Mora che era a Roma- ha subito sulla propria pelle tante decisioni difficili, incomprensibili, spesso ingiuste in quest’anno drammatico di pandemia, anche se ampiamente dimostrato che non vi è alcun collegamento tra l’apertura dei pubblici esercizi e l’aumento dei contagi. A proprie spese gli imprenditori si sono adeguati alle misure previste dal Governo ma, è servito a ben poco”, conclude Dalla Mora ribadendo che gli ultimi ristori sono stati insufficienti, tardivi, troppo selettivi e hanno escluso buona parte della platea di riferimento.

 

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