05.06.2023 – 07.30 – Una svolta storica per il mondo agricolo italiano, necessaria a sviluppare piante piĆ¹ green e resistenti a cambiamenti climatici e malattie, tutelando al contempo produttivitĆ e sostenibilitĆ del settore. CosƬ Cia Fvg-Agricoltori Italiani commenta con soddisfazione lāapprovazione allāunanimitĆ , nellāVIII e IX Commissione riunite del Senato, dellāemendamento al Decreto SiccitĆ che consente la sperimentazione in campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA).
Ā«Il settore primario ha bisogno di accrescere la quantitĆ e la qualitĆ delle produzioni, assicurare un reddito agli agricoltori e, al contempo, realizzare la transizione verde e far fronte alla crisi climatica – spiega il presidente regionale di Cia, Franco Clementin -. Dāaltra parte, solo nellāultimo anno gli eventi estremi sono raddoppiati, tra siccitĆ , gelate, alluvioni, con un aumento di cinque volte delle perdite di raccolto di frutta e verdura e, ormai, i fattori climatici, da soli, spiegano tra il 20 e il 49 per cento delle fluttuazioni del rendimento agricoloĀ».
Per rispondere a tutto questo, continua Clementin: Ā«Ć indispensabile cogliere la strada della ricerca e dellāinnovazione genetica in particolare dove, tra lāaltro, il Friuli VG ĆØ allāavanguardia assoluta, ad esempio, grazie al lavoro dellāIstituto di Genomica Applicata (Iga) di Udine, fondato nel 2006. Ringraziamo, quindi, i tre primi firmatari delle proposte di legge sulle TEA, Raffaele Nevi, Luca De Carlo e Gian Marco Centinaio, grazie ai quali lāItalia puĆ² tornare protagonista delle biotecnologie agricole, diventando il primo Paese in Europa ad avviare la sperimentazione in campo delle TEA. Contemporaneamente, ĆØ un segnale forte che diamo a Bruxelles per accelerare sulla proposta di regolamento in materia, altrimenti si corre il rischio di bloccare lāiter del provvedimento. Auspichiamo perciĆ² che, in tempi brevi, sia avviato il percorso attuativo ā conclude il presidente di Cia Fvg -, cosƬ da poter mettere le nuove tecniche di miglioramento genetico al servizio del settore e difendere, di piĆ¹ e meglio, le filiere agricole Made in ItalyĀ».
l.l