18.04.2023 – 07.30 – Nel contesto estremamente difficile di questo 2023 sono molteplici i settori della vita nei quali si sono registrati aumenti sconsiderati. Dopo le impennate nei mesi scorsi registrate nei beni di prima necessità come gas ed elettricità o gli aumenti nei mutui a tasso variabile per l’acquisto di una casa, anche il mercato automobilistico ha registrato aumenti nei prezzi di listino impensabili fino a poco tempo fa.
Dopo l’allungamento dei tempi di consegna, tanto che oggi per un’auto nuova è necessario attendere quanto nell’Europa dell’est socialista era necessario farlo per una Trabant, anche i prezzi delle auto nuove sono cresciuti in modo esponenziale. Oggi, acquistare un mezzo a quattro ruote dalla concessionaria, significa dover sborsare mediamente 26mila euro.
A segnalarlo è Assoutenti, associazione no-profit a tutela dei diritti dei consumatori, che ha messo a confronto i listini dei prezzi dal 2013 fino ai giorni nostri. Dai risultati si evince che, se fino a dieci anni fa acquistare una vettura da una concessionaria si traduceva in un esborso medio di 18mila euro, ora quella cifra è schizzata in alto di ulteriori 8mila euro. Ciò significa che i prezzi delle automobili in soli dieci anni sono aumentati del 44%: da qui si comprende la difficoltà ad affrontare una spesa del genere per una famiglia media italiana.
A surrogare la tesi di Assoutenti c’è anche un’indagine Istat, dalla quale si desume che, solo nello scorso mese di marzo, i prezzi delle auto nuove sono aumentati del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Sono svariati i motivi che hanno portato a questi aumenti. Innanzitutto, il mercato delle auto elettriche, che da sole hanno di per sé dei costi molto alti, tali da innalzare la media. In secondo luogo, il rialzo del costo delle materie prime, che non possono non ripercuotersi sul prodotto finale: esse sono infatti sempre più difficili da reperire sul mercato e quindi di conseguenza più care. A un’impennata dei costi di produzione non può non seguire l’aumento dei prezzi di listino delle vetture di nuova fattura.
«Se da un lato si spingono gli italiani a rinnovare il parco auto optando per vetture meno inquinanti, dall’altro acquistare una nuova vettura è sempre più proibitivo – questo il commento del presidente di Assoutenti Furio Truzzi – a causa di prezzi in costante crescita e di tempi di attesa infiniti che scoraggiano gli utenti. L’unica soluzione è un ulteriore intervento da parte dell’esecutivo, che dovrebbe mettere in atto una seria politica di incentivi per il settore, senza limitare gli aiuti solo all’elettrico, in modo da sostenere chi decide di cambiare l’automobile passando a modelli meno inquinanti».
di Lorenzo Degrassi