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sabato, 19 Aprile 2025

Campagna elettorale, Maran (Terzo polo) ‘Messe fondamenta per casa riformista’

30.03.2023 – 18.20 – Il candidato alla Presidenza della Regione, Alessandro Maran, trae alcune conclusioni a margine della campagna elettorale ormai agli sgoccioli.
“All’inizio sembravamo dei marziani, nessuno avrebbe mai scommesso sul Terzo Polo. Siamo tuttavia riusciti a mettere le fondamenta per la realizzazione di una casa per tutti i riformisti, che già questa sembrava un’impresa, e soprattuto abbiamo iniziato a dare voce e ascoltare gli “invisibili”, coloro che in questi ultimi anni sono stati dimenticati: i giovani , le donne , gli imprenditori e gli anziani. Siamo anche riusciti a portare all’attenzione dell’opinione pubblica temi quali l’andamento demografico e la bassa crescita economica del territorio. L’idea era quella di sottolineare che il Fvg è diventata una regione immobile, che non cresce da vent’anni, e che sta invecchiando. Ora più che mai emerge la necessità di costruire e dar forma a tutti gli strumenti per accrescere l’attrattività. È normale che in un mercato di mezzo miliardi di persone, com’è il mercato europeo, ci si sposti per cogliere occasioni di studio e di lavoro. La vera domanda è: come mai nessuno viene in Fvg? Per questo dobbiamo costruire tutti gli strumenti, dagli incentivi per l’assunzione ai pacchetti welfare e percorsi di formazione, per attrarre risorse e talenti, senza i quali la regione non può svilupparsi. In Italia, secondo i dati, entro il 2030 perderemo il 6 per cento della forza lavori, circa 2.5 milioni di lavoratori che non saremo in grado di rimpiazzare se non cogliendo le opportunità offerta dall’immigrazione, che deve essere legale, accompagnata da percorsi di formazione, integrazione e informazioni. È uno sforzo che anche la nostra regione deve fare, che non deve essere lasciato in mano alle Forze di Polizia o agli enti locali, ma deve essere collettivo. Per costruire una regione davvero speciale, dobbiamo quindi fermare il declino del Pil e dei redditi, dobbiamo fermare la fuga dei nostri giovani ma dobbiamo anche dare forza allo sviluppo e agli imprenditori che lottano ogni giorno contro la cultura del “No se pol”.

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