08.04.2021-08.08 – Le gelate di queste notti stanno causando danni cospicui a viticoltura, frutticoltura e orticoltura nella Bassa friulana dove, in alcune zone del latisanese una buona parte del raccolto potrebbe essere compromessa. La valutazione dei danni sarà quantificata nei prossimi giorni, anche se a prima vista per la produzione di vigneti di prosecco, chardonnay e verduzzo friulano sembra che la perdita, in alcuni punti, sia di circa il 50 per cento.
Ad aggravare la situazione, spiega Marco Lorenzonetto della Coldiretti, c’è il calo di un 50 per cento delle vendite del settore vitivinicolo provocato da un anno di pandemia. Nella stessa zona sono state colpite anche le coltivazioni di “pere Abate”, i petali stanno cadendo e le foglie sono necrotizzate. Nell’area del latisanese, purtroppo, non ci sono ancora le condizioni per poter collocare sistemi che aiutino le gelate, spiega Andrea Businaro della Coldiretti di Latisana, perché, a differenza della zona di San Giorgio di Nogaro dove invece è possibile, l’area è sprovvista di fontanili e pozzi adatti ad installare impianti antibrina. In tutta la zona andrebbe rivisto l’intero sistema di irrigazione per fare arrivare l’acqua attraverso fossi e canali. Durante queste nottate, spiega Businaro, in alcuni punti si sono raggiunti i 5 gradi sottozero che hanno rovinato la produzione di drupacee come pesche e albicocche. Nel 2017, ad aprile, si era verificata una situazione simile che, pur avendo creato danni ingenti, non aveva compromesso le colture in maniera così pesante come invece sta accadendo in questo periodo. In queste ore gli agricoltori si stanno adoperando con ogni mezzo per evitare che le gelate previste per la notte non distruggano tutto.