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sabato, 19 Aprile 2025

Blocco del Canale di Suez e rallentamento nella distribuzione di materie prime all’Electrolux di Porcia.

Al colosso degli elettrodomestici mancano alcuni componenti per la produzione degli stessi.

07.04.2021-13.32 – Il Canale di Suez è uno dei più importanti accessi per il trasporto marittimo che collega le fabbriche asiatiche a tutti i clienti dell’Europa occidentale, punto strategico in cui transita circa il 12 per cento dei traffici mondiali. La sua temporanea chiusura, spiega Walter Zoccolan RSU di Electrolux Porcia, evidenzia ancora di più come il commercio internazionale sia fortemente dipendente dalle catene di approvvigionamento globali.

Per quanto riguarda il blocco degli approvvigionamenti di cui ha bisogno l’Electrolux di Porcia, Zoccolan è molto preoccupato, due filiere della produzione sono ormai ferme da quasi due mesi. Rispetto ai tempi di arrivo di queste materie prime non hanno ancora notizie, la situazione del canale di Suez è ancora bloccata e non si sa fino a quando lo permarrà. Da oggi riusciranno a garantire una parte della produzione perché hanno deciso di realizzare i tipi di lotti che non prevedono quei componenti. In questo periodo tutti gli operai interessati dal blocco della lavorazione si trovano in cassa integrazione e sono circa 200 persone. Il problema della fornitura che era già amplificato a causa anche della pandemia, con la situazione del Canale di Suez è andato peggiorando. Si trovano quotidianamente a rischio di fermata per la quasi totale dipendenza di forniture che arrivano da paesi che stanno dall’altra parte del mondo.

Le altre realtà produttive che si trovano nella stessa situazione fanno parte soprattutto del settore manifatturiero italiano e dell’Europa occidentale, perché dal punto di vista della catena degli approvvigionamenti dipendono in parte dagli Stati Uniti ed in parte dall’Est asiatico, veri e propri detentori delle forniture. Per questo motivo, dal lato geostrategico, gran parte del sistema produttivo europeo è in crisi per la carenza delle tre materie prime fondamentali il ferro, il legno ed il silicio con il quale si fanno i componenti elettronici.

Gli esperti di Electrolux dicono che questa è una carenza strutturata perché, sorpassando i problemi provocati dalla pandemia, i paesi fornitori tengono bassa la capacità di offerta e continuano a tenere molto alto il prezzo. Dalle previsioni sembra che, comunque, almeno per quest’anno, la situazione sicuramente non sarà né risolta né tanto meno stabilizzata.

[l.f]

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