20.12.2022 – 07.10 – Questa sera a Udine per il ciclo dei Dialoghi in Biblioteca si terrà l’incontro: “Fiber Art e fogli di piombo – I Libri d’Artista di Gina Morandini” realizzato nell’ambito della VI Rassegna biennale Internazionale del Libro d’Artista “Come un racconto”. Modera Lucrezia Armano, presidente DARS. Intervengono Marina Giovannelli, Barbara Vuano e Barbara Girardi. L’evento si terrà alle ore 18:00, nella Sala Corgnali della Biblioteca Civica “V. Joppi” in riva Bartolini 5.
Un importante appuntamento, Fiber Art e fogli di piombo, dedicato ai Libri d’Artista della straordinaria Gina Morandini, chiuderà gli eventi correlati alla VI Rassegna “Come un racconto”.
Verranno raccontati gli intrecci tra arte tessile, poesia, ricerca e creatività che Gina Morandini seppe infondere alle sue opere, oltre a un excursus sulla sua storia che la vide protagonista, tra le tante attività, come promotrice e in veste di docente e artista, della Sezione Arte del Tessuto, Tappeto e Arazzo alla Scuola d’Arte oggi Liceo Artistico “G. Sello”, e come ideatrice del Premio Valcellina, tra i più rilevanti eventi nazionali e internazionali sulla Fiber Art. L’incontro si concluderà con la presentazione del volume Gina Morandini – lo sguardo attento del Tessile edito dall’associazione Le Arti Tessili di Maniago (PN) – partner del DARS in numerosi progetti – proprio per celebrare e omaggiare la grande figura che è stata Gina Morandini in ogni suo aspetto personale, artistico, didattico e culturale. L’incontro, come la Rassegna, vede la collaborazione anche della Libreria Martincigh di Cristina Burelli, punto di riferimento cittadino per collezionisti e appassionati di libri non convenzionali e luogo di eventi dedicati alla promozione della creatività espressa in tutte le sue forme.
Gina Morandini – nata nel 1931 e scomparsa l’anno scorso, è stata docente innovativa e dinamica, project manager tenace, ricercatrice appassionata e fiber artista di altissimo calibro. A Gina Morandini si deve la fondazione dell’Associazione Le Arti Tessili nel 1987 e l’istituzione del Premio Valcellina, Concorso Internazionale di Arte Tessile Contemporanea dedicato ai giovani artisti under 35, un evento di riferimento internazionale, frutto e promotore di solide collaborazioni con Scuole e Accademie tra le più prestigiose d’Italia e d’Europa.
Mercoledì 21 dicembre, alle ore 18:00, nella Sala Corgnali della Biblioteca Civica “V. Joppi” in riva Bartolini 5, per il ciclo dei Dialoghi in Biblioteca sarà presentato il libro edito da Augh! (2020): “Non ho mai visto inciampare l’amore” di Chiara Briani. Presenta Stefano Bolognesi.
Un invito al museo. Se per molti è una circostanza piacevole, nell’esistenza di Elena e Andrea assume un significato più importante. In gioco c’è una promessa che si sono fatti molti anni prima: comunque fosse andata la vita, si sarebbero rivisti nel “loro” museo. Un impegno tra due innamorati può non essere mantenuto? Eppure ci sono strappi destinati a travolgere anche le situazioni più stabili. Iniziano con un filo che si tira, per errore o per caso, e un movimento inconsulto finisce per aprire una lacerazione nella maglia. A tenere uniti i due lembi, nelle vite di Elena e Andrea, era stata la presenza del figlio Enrico. Poi niente ha potuto impedire lo strappo che, a distanza di tempo, ha reso il museo l’unica zona franca in cui provare a ricucire ciò che ormai sembrava compromesso.
Chiara Briani – nata a Padova. Vincitrice del premio giovani di critica letteraria «Giovanni Comisso» e di altri premi minori, ha lavorato come giornalista pubblicista. Ha pubblicato Voglio potermi arrabbiare (2016), Mrs Grace (2017) ed è presente nell’antologia 80 voglia di ammazzarti (2020) con il racconto Flashdance.
Giovedì 22 dicembre, alle ore 18:00, nella Sala Corgnali della Biblioteca Civica “V. Joppi” in riva Bartolini 5, sarà presentata la ricerca svolta nell’ambito dell’attività dell’Archivio Italiano dei Giochi “L’alfabeto dei Giochi popolari” di Diego Lavaroni. Presenta Gianpaolo Carbonetto, giornalista.
Diego Lavaroni ci accompagna in un magico viaggio alla scoperta di trenta giochi tradizionali, raccolti attraverso un meticoloso lavoro di ricerca svolto nel territorio friulano e limitrofo. Non è uno spirito puramente nostalgico quello che ci spinge a ripercorrere i giochi d’altri tempi, ma la ricerca del significato più profondo che il gioco riveste nella vita dell’uomo. L’opera non ci fa solo tuffare nel mare dei giochi passati, ma fa riemergere e ci svela anche la vita di chi quei giochi li ha praticati.
Diego Lavaroni è uno psicologo e ricercatore in campo demologico autore di saggi inerenti ai giochi e alle tradizioni popolari.
l.l