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sabato, 19 Aprile 2025

Zanin e Riccardi ricordano Toros a cent’anni dalla nascita

03.12.2022- 15.30 – “Un uomo, un politico, un sindacalista che ha fatto molto per la nostra regione e per il Paese ma, nel mio caso, anche un maestro di vita e nell’arte del governo. Mario Toros, infatti, ha sicuramente lasciato il segno per quanto fatto durante i suoi anni di attivitร , ma soprattutto per aver investito sulle nuove generazioni di politici”.

Cosรฌ Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale del Fvg, intervenuto alla cerimonia di intitolazione, a cent’anni dalla sua nascita, del piazzale Mario Toros collocato lungo viale Triecesimo, all’altezza di Molin Nuovo e Feletto Umberto, localitร  in cui l’onorevole ha vissuto fino alla sua morte nel 2018.

Una cerimonia molto partecipata alla presenza dei famigliari ma anche di molti amici e colleghi tra i quali il vicegovernatore della Regione Fvg Riccardo Riccardi, i sindaci di Udine Pietro Fontanini e di Tavagnacco Moreno Lirutti, il presidente di Ente Friuli nel Mondo Loris Basso e quello di Apo Roberto Volpetti, la segretaria Cisl Fvg Renata Della Ricca e Giovanni Nistri, la massima carica della Fondazione Teatro Nuovo.

“Come tanti politici della Prima Repubblica aveva l’umiltร  – ha proseguito Zanin – di confrontarsi con i giovani creando cosรฌ un continuum nel futuro della politica, politica che oggi, rispetto a quella vissuta dall’onorevole, segna molti punti di debolezza. Fra questi, la mancanza di competenza, in un mondo in cui contano piรน i like sui social, e la scarsa rappresentanza del territorio dove non รจ piรน la persona a raccogliere consensi bussando casa per casa ma il partito, i simboli, i leader. Tutto questo a discapito della qualitร  della politica che viene espressa sul territorio che, troppo spesso, evidenzia l’incapacitร  dei suoi rappresentanti. Anche per questo sono contento di essere uno degli ultimi epigoni della Democrazia Cristiana che vanta nomi come quello di Toros, ma anche di Antonio Comelli e Adriano Biasutti. Giganti verso cui abbiamo l’imperativo categorico di trasmettere alle nuove generazioni l’amore per la politica che deve avere come obiettivo principale il bene comune e non quello personale come oggi, purtroppo, troppi fanno”.

Al termine del sul suo intervento Zanin, insieme ai consiglieri regionali Lorenzo Tosolini e Elia Miani (Lega), ha voluto omaggiare le figlie di Toros, Carla e Franca, con una targa commemorativa.

“Abbiamo il batticuore – hanno commentato – e siamo molto emozionate e contente di questo momento. Papร , infatti, ha dedicato tutta la vita a questa terra, al Friuli e alla nostra gente e quindi ringraziamo tutti quelli che si sono fatti promotori dell’iniziativa”.

“La generazione cui appartengo – ha poi detto Riccardi – ha avuto il privilegio di avere maestri di grande spessore come Mario Toros: chi รจ ancora nell’esercizio delle proprie funzioni istituzionali sa di dover molto all’insegnamento di persone di questo calibro. Se nel nostro percorso politico siamo riusciti a concretizzare progetti importanti, se siamo riusciti a fare qualcosa di buono, รจ stato stato grazie al loro esempio”.

“Oggi la societร  รจ cambiata, รจ destrutturata, dominata da una velocitร  che non permette di approfondire tematiche importati – ha commentato Riccardi -. I percorsi di crescita delle persone sono stati forse eccessivamente semplificati, per motivazioni diverse, non ultima la societร  del benessere. Oggi mancano figure di riferimento come Toros, capaci non solo di insegnare ma anche di gestire situazioni di grande complessitร  con decisione unita a
garbo ed eleganza”.

“Ricordo i pomeriggi passati nella sua casa di Feletto Umberto, la sua passione nel raccontare la storia del terremoto, cosa c’era dentro al sisma, i dettagli e l’importanza dei contenuti dei decreti per la ricostruzione. Ricordo come, di fronte a una pratica ferma alla Cassa depositi e prestiti quand’ero assessore alle infrastrutture, rivolgendomi a Toros risolvemmo il problema in pochi giorni. Per lui bastarono pochi minuti di garbato colloquio con l’allora presidente Bassanini”.
[c.s.]

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