26.11.2022 – 08.30 – La Vôs dai Furlans, è arrivato il nuovo settimanale in lingua friulana, il giornale che mancava. “Per la diffusione e promozione della lingua friulana il tema dell’informazione giornalistica è centrale: una comunità ha bisogno di vedere corrisposto questo servizio, perché è il modo più diretto per avere un approccio con una lingua nella quotidianità. La Regione ha finanziato con 100 mila euro per un triennio un bando gestito da Arlef e oggi riempie d’orgoglio tenere a battesimo una nuova iniziativa editoriale tutta in friulano”.
Lo ha sottolineato l’assessore regionale alle Lingue minoritarie Pierpaolo Roberti, alla presentazione del settimanale “la Vôs dai Furlans” i cui dettagli sono stati illustrati dall’amministratore e direttore editoriale Alfonso Di Leva e dal direttore responsabile Rossano Cattivello. All’appuntamento erano presenti anche il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, il parlamentare Graziano Pizzimenti, il consigliere regionale Massimo Moretuzzo, il sindaco di Udine, Pietro Fontanini, il presidente di Confindustria Udine Giampietro Benedetti e il presidente dell’Arlef Eros Cisilino.
All’offerta di un telegiornale in friulano trasmesso dall’emittente del gruppo, che ha riscontrato fin dal suo esordio un anno e mezzo fa grande successo di audience, si aggiunge l’aggiornamento quotidiano del sito con notizie ultim’ora e ora anche uno strumento informativo che scommette sulla carta stampata. Il settimanale uscirà in abbinamento a “Il Friuli” a un prezzo di vendita di 1,50 euro.
“Un bellissimo esempio di gioco di squadra, nel segno dell’alleanza tra pubblico e privato”. Così Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale, ha definito la nascita del settimanale “La Vos dai Furlans”, nuova iniziativa del gruppo Mediafriuli, di cui fa parte Telefriuli che già realizza un tg in marilenghe.
“È un passaggio importante per far diventare veicolare la lingua friulana – ha commentato Zanin – utilizzandola in tutti i contesti, compreso quello della cronaca. E non è affatto un segno di provincialismo come si pensava erroneamente una volta, ma la difesa dell’identità e delle radici contro tutte le omologazioni”.
“Ci siamo battuti per ottenere ore di programmazione in marilenghe sulla Rai – ha ricordato Zanin – a fronte della convenzione che viene rinnovata ogni anno, ma devo dire che il privato in questo caso ha superato il pubblico, perché il gruppo di Telefriuli ha realizzato il primo telegiornale in friulano, e ora anche questo settimanale. Un importante passo in avanti sostenuto anche dall’amministrazione regionale”. “Tutela e valorizzazione della lingua porteranno con sé – ha proseguito il presidente – anche benefici per tutto il sistema economico. Non dobbiamo mai vergognarci della nostra lingua e l’obiettivo è raggiungere il livello di consapevolezza che c’è in Catalogna, dove anche i professori universitari tengono lezione nella lingua locale. Noi in questi anni abbiamo fatto qualche passo in avanti, anche con le produzioni teatrali in friulano, e bisogna continuare su questa strada”.
Roberti ha salutato con grande favore una realtà imprenditoriale che ha deciso di partire con una striscia di informazione televisiva e che, rendendosi conto della richiesta da parte del pubblico, ha maturato la consapevolezza che sia non solo sostenibile ma anche conveniente ampliare quell’offerta.
A tal proposito l’assessore ha auspicato che, confermato il sostegno dell’amministrazione regionale, alla fine del triennio “si arrivi al termine di questo percorso con un giornale che venda e vada a gonfie vele procedendo senza sostegno pubblico. E’ un augurio che faccio di cuore – ha aggiunto – perché vorrà dire che la risposta sarà stata anche superiore alle aspettative”.
Nel rimarcare come questa sia “una prima volta” che si affianca alle tante altre a cui l’amministrazione regionale ha contribuito in questi anni – dal Teatro stabile friulano, alla cartellonistica stradale, fino a qualche passo in avanti nella Convenzione Stato-Rai -, Roberti ha definito il progetto come “un percorso che fa capire quanto questa regione abbia le opportunità per crescere sotto tutti i punti di vista, perché quando riusciamo a lavorare tutti quanti insieme, a prescindere dai ruoli e dalle appartenenze, anche politiche, portiamo a casa risultati decisivi”.
Un esempio di percorso condiviso – è stato citato – è stato recentemente anche il Piano regionale di politica linguistica, redatto da Arlef: si è trattato, ha rimarcato Roberti, di un percorso che ha visto approvare all’unanimità tutte le proposte da parte della Giunta per mettere molte risorse a beneficio della promozione della lingua sul territorio.
l.l