02.10.2022 – 18.45 – “Incredulità e sconcerto, queste le prime reazioni dopo l’avvio della seconda eliambulanza in FVG. Com’è possibile che il primo giorno di servizio del nuovo elicottero manchi l’intera équipe sanitaria? Risponde il rappresentante degli anestesisti rianimatori: i professionisti sanitari sono stati tenuti all’oscuro di tutto fino al pomeriggio prima dell’avvio. Nessuno aveva avvertito medici e infermieri dell’elisoccorso di questo nuovo servizio.”. Lo spiega il consigliere regionale del Gruppo Misto, Walter Zalukar, riprendendo l’argomento dell’eliambulanza partita senza equipe medica.
“Il Direttore Generale di ASUFC – l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale – ha spiegato alla stampa che il nuovo elicottero si occupa prevalentemente di trasporti secondari differibili, per cui non ha un equipaggio sempre a disposizione, questo viene attivato se ad esempio un utente deve essere trasportato da un ospedale ad un altro. Come è avvenuto con il primo volo della nuova eliambulanza, si trattava di trasferire un paziente dalla terapia intensiva di Udine a quella di Tolmezzo, per liberare un posto letto a Udine. Non si trattava di un’urgenza e il trasferimento poteva essere effettuato mediante autoambulanza che sarebbe stato più comodo e sicuro, nonché assai meno costoso.”. Queste le parole di Zalukar.
Il consigliere si occupa quindi della questione costi: “L’eliambulanza costa infatti circa 130 euro per ogni minuto di volo a cui si aggiunge un’ulteriore cifra (400 euro?) per ogni ciclo di accensione/spegnimento. Dalla base di Campoformido all’ ospedale Udine ci vogliono 4 minuti, da Udine a Tolmezzo circa 15 minuti, da Tolmezzo per il ritorno alla base circa 17 minuti, più tre cicli, e il conto è presto fatto: seimila euro, contro i due-trecento euro che sarebbe costato il trasporto in autoambulanza. Ma è giustificabile in un momento così delicato per l’economia impegnare 2 milioni di euro all’anno per i prossimi 5 anni, per complessivi 10 milioni di euro, per trasferire con elicottero malati non urgenti tra ospedali su distanze medio-brevi?”
“Credo che impegnare il mezzo aereo per il trasporto di malati non urgenti tra ospedali distanti poche decine di chilometri sia un unicum nel panorama dell’aviazione mondiale. L’eliambulanza è un mezzo che costa moltissimo e la spesa vale quando si tratta di soccorrere pazienti gravi, che non è possibile raggiungere tempestivamente con altro vettore medicalizzato. Ogni altro impiego comporta un ingiustificato esborso di denaro pubblico e su questo interrogherò la Giunta regionale.” conclude Zalukar.
[c.s.]