01.04.2021-11.35 – L’accumulo di sabbia nella Laguna di Marano che sta fermando tutte le attività legate alla pesca e alla nautica richiede grossi interventi di dragaggio. Interventi che ad oggi sono ancora fermi per questioni burocratiche. I fondi regionali ci sono ed è stato avviato un confronto tra il Sindaco ed il Prefetto di Udine. Il problema è grave a causa delle ingenti difficoltà provocate al settore della pesca e della nautica da diporto. In questo momento il traffico nel Porto di Marano è gestito sia dal livello della marea sia dalle secche della burocrazia. Pesca, diporto e cantieristica sono tutte attività interamente bloccate nell’area del Friuli lagunare. La Regione Friuli-Venezia Giulia sta cercando di risolvere il problema dei dragaggi da gennaio quando è stata conferita la delega all’assessorato all’Ambiente. A febbraio sono stati stanziati 2.100.000 euro ma i lavori non sono ancora iniziati.
“ Purtroppo – afferma Fabio Scoccimarro assessore regionale all’Ambiente – ci sono alcuni organi dello Stato che interpretano la burocrazia a loro dire, e noi vogliamo invece che tutti quanti possano remare nello stesso equipaggio e nella stessa direzione che è quella di raggiungere un traguardo vincente nell’esclusivo interesse del territorio e nel rispetto delle norme”.
La Regione Fvg sta cercando una soluzione attraverso il coinvolgimento del Prefetto di Udine e la creazione di un tavolo di lavoro per superare gli impedimenti che la burocrazia impone. Le sabbie dei fondali nei canali di accesso al Porto di Marano e alle Darsene ostacolano il lavoro delle 150 imprese di pesca facendo migrare le navi da diporto da una Marina che occupa 150 posti. Inoltre, il problema delle secche sta provocando danni anche alla cantieristica gravando sulle imprese e l’opera artigianale del luogo.
“ Tutte queste barche – afferma Igor Reggeni presidente Conamar-, situate nelle Marine fra Lignano e le prime Marine venete normalmente si rivolgono a Marano perché il polo cantieristico di Marano si è ormai affermato da anni per la sua importanza e per i numerosi marchi che trattiamo a livello di fuori bordo ed entro bordo, fornendo assistenza. È un polo artigianale con le competenze di una volta, però, purtroppo, se non c’è una via che ci porta qui le persone noi non possiamo lavorarci.”
[l.f]