30.03.2021 – 15.00 – Il blocco del canale di Suez, aggirato dopo gli sforzi congiunti dei rimorchiatori e delle unità speciali ieri, lunedì 29 marzo 2021, è stato oggetto d’ilarità: meme, vignette umoristiche e battute di ogni genere. La vicenda, esemplificata dall’immagine grottesca della portacontainer che bloccava il canale, sembra in effetti paradossale. Eppure le conseguenze dell’incidente si ripercuotono a catena sulla logistica e sulla produzione globale; con licenziamenti e tagli. In Friuli Venezia Giulia i sindacati hanno sottolineato a questo proposito il rallentamento e in alcuni casi la temporanea chiusura di alcune linee produttive dell’Electrolux di Porcia.
Lo stabilimento non riceverà infatti in tempo alcune “schede” necessarie alla produzione; pertanto verranno sospese le linee uno e due nelle giornate del 2 e del 6 aprile, rispettivamente venerdì e martedì prossimo. Alcuni operatori verranno trasferiti su altre linee, ma altri non lavoreranno.
Il fatto lascia interrogarsi sulla profonda vulnerabilità di un sistema logistico-industriale altamente interconnesso dove le conseguenze di un incidente si ripercuotono localmente; un fatto a cui le industrie friulane hanno già assistito con il disastro – stavolta politico e doganale – avvenuto con la Brexit.
[z.s]