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sabato, 19 Aprile 2025

Scoperta la prima nursery in Italia di Nottola gigante a Cervignano

03.08.2022 – 11.40 – Considerata tra le specie di pipistrelli in via di estinzione e ancora poco conosciuti, la Nottola gigante (Nyctalus lasiopterus), sembra aver trovato il suo habitat ideale in Friuli e più precisamente nel piccolo bosco di Pradiziolo a Cervignano del Friuli. Si tratta di un’area recintata di 20 ettari dell’antico bosco incontaminato denominato “Silva lupanica”. La zona, che si estende tra la statale 14, la regionale 352 e il fiume Àusa, secondo quanto pubblicato dai ricercatori (Matteo De Luca, Marco Luca, Stefano Zanini, Sandra Bellomo e Luca Lapini) ha acquisito un’importanza rilevante trattandosi dell’unico sito riproduttivo della specie individuato in Italia. La scoperta è avvenuta grazie alla fotografa naturalista Anne Maenurm che attualmente sta realizzando un libro fotografico-naturalistico sui boschi della pianura friulana. La Maenurm si è imbattuta, durante le sue perlustrazioni, in questi splendidi esemplari notturni mentre si stavano allontanando da una buca all’interno del tronco di un pioppo.

La scoperta ha portato all’individuazione di una nursery mista di Nottola gigante e Nottola comune in cui sono stati identificati, prima della riproduzione e a livello indistinto, più di 200 esemplari. Per poter monitorare sul campo e studiare l’atteggiamento dei pipistrelli evitando qualsiasi tipo di disturbo, le foto degli esemplari sono state ottenute utilizzando fotocamere con piccoli teleobiettivi azionati sia a mano, sia da fotocellule con sensori in movimento. E’ un pipistrello ancora poco studiato e dato il pericolo di estinzione, a causa della deforestazione, è segnalato tra quelli in pericolo critico (CR).
Questo tipo di chirottero, molto raro non solo in Italia ma anche in tutta Europa, venne catturato in Friuli la prima volta nel 1927 nell’oasi del Farneto a Trieste, e successivamente a Passons nel 2019. Nel secondo caso l’animale fu trovato da Giovanni Zufferli del servizio recupero fauna della Regione in un giardino, il quale portò il piccolo mammifero nel Centro recupero fauna di Campoformido. A confermarne la specie fu lo zoologo del Museo friulano di storia naturale, Luca Lapini. Lo studioso, in seguito alla scoperta della nursery, è tempestivamente intervenuto per darne immediatamente notizia e informazioni geo-referenziate affinché, in attesa che le richieste dei ricercatori di proteggere l’area vengano accolte, si faccia attenzione a tagliare gli alberi in quella zona. Tronchi che potrebbero essere l’alcova di questi rari esemplari di pipistrelli dalle grandi dimensioni, che solitamente misurano quasi 8 cm con una apertura alare che può raggiungere i 50 cm.

[l.f]

(Fonte dolomiti.it; habitatonline.eu; messaggeroveneto.gelocal.it)

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