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domenica, 20 Aprile 2025

Riccardi a Malborghetto per valutare il ripristino del collegamento alle malghe di Cucco e Ciurciule

28.06.2022 – 07:45 – L’alluvione dell’agosto del 2003 provocò ingenti danni nel territorio della Valcanale e Canal del Ferro, generando, tra le altre cose, il dissesto delle pendici dei bacini idrografici dell’Alta Val Rauna. Ne seguirono frane, nuove incisioni, erosioni, trasporti e accumuli di materiale detritico. Negli anni a seguire si provvedette, tramite un intervento di protezione civile, al consolidamento dei versanti franati dell’alta Val Rauna e al ripristino della viabilità forestale in Comune di Malborghetto Valbruna. Vennero dunque realizzate una serie di opere per tamponare il problema: si installarono delle briglie in legname e pietrame, si sistemarono le sponde dei rii, si procedette al posizionamento di elementi per la riprofilatura delle scarpate in frana e così via. Tuttavia i problemi non furono del tutto risolti, come emerge dal sopralluogo effettuato nei giorni scorsi a Malborghetto-Valbruna dal vicegovernatore con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, accompagnato dal direttore generale della Protezione civile regionale, Amedeo Aristei, dal sindaco di Malborghetto-Valbruna, Boris Preschern e di parte della Giunta comunale.

“Stiamo valutando sulla base delle evidenze geologiche che si sono manifestate e che rendono complicato un intervento di ripristino, le soluzioni per poter garantire il passaggio in quota, interrotto da anni, nel vallone di Malborghetto che collega il centro alle malghe Cucco e Ciurciule” ha commentato Riccardi. “Un primo intervento venne realizzato dopo l’alluvione del 2003 dalla direzione Foreste con fondi della Protezione civile nazionale ma da tempo la strada è interrotta. Si tratta di un tratto di viabilità che presenta diversi punti di franosità dovuti ad un’instabilità diffusa del versante ma rappresenta un importante passaggio per la comunità perché garantisce l’accesso alla malghe a monte del paese”.

“Il sopralluogo si è reso necessario per capire come intervenire. – ha aggiunto il vicegovernatore – Ora analizzeremo i profili di sicurezza che possono essere adottati anche con la direzione Foreste. La soluzione dovrà comunque garantire un passaggio tenendo conto della situazione geologica particolarmente difficile. Sarà necessario verificare la possibilità di garantire il transito realizzando interventi compatibili con le problematiche geologiche in atto con un’analisi costi-benefici in considerazione delle particolari e diffuse criticità legate all’instabilità dei versanti e ai possibili interventi di ripristino che potranno essere adottati”.

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