16.3 C
Udine
sabato, 19 Aprile 2025

Cambia ancora il futuro dell’ex acciaieria Bertoli

15.06.2022 – 07:20 – Sarà presto portata all’attenzione del Consiglio Comunale la variante numero 31 al piano regolatore riguardo l’area dismessa dell’ex acciaieria Bertoli. L’obiettivo della variante – spiega l’Assessore Manzan – è quello di riqualificare la zona, che è di fatto la “porta di Udine Nord” e attirare gli investimenti privati. Il piano, prosegue l’Assessore, mira anche a trasmettere un’immagine di dinamicità della città, in un’area esposta ed estesa. Fino al dicembre del 2020, quando di concerto con la proprietà dell’area il Comune ha approvato un cambiamento della destinazione dell’Ex acciaieria Bertoli, era previsto che nel sito venissero costruite delle torri residenziali alte fino a 50 metri. Tuttavia la stagnazione demografica della città ha reso obsoleto il piano originale.

Le attuali previsioni restituiscono un quadro in cui la destinazione alla residenza è drasticamente ridotta a poco più di 10 mila metri quadri, mentre nel comparto direzionale, che si estende su di una superficia che sfiora i 30 mila metri quadri, il Comune ha individuato una serie di destinazioni eterogenee. Si va dai servizi alle persone alla ristorazione, passando per gli uffici, l’attività commerciale, sale polifunzionali per attività ricreative, ma anche superfici dedicate a varie funzionalità per attività ludiche e sportive. L’idea è diversificare le specificità del progetto così da attrarre un ventaglio di operatori più ampio. Infine molto spazio sarà dedicato al verde con la possibilità di creare un parco pubblico da 60mila metri quadrati.

L’amministrazione ha varato il piano dopo essersi confrontata, dice Manzan, con altre amministrazioni e associazioni di categoria, ma anche con i movimenti ambientalisti. Proprio nell’ottica di savaguardare l’ambiente, si è deciso che gli interventi di bonifica dovranno essere ultimati prima dell’ottenimento dei permessi a costruire.

Giulia Manzan, assessore all’urbanistica, spiega: “Siamo arrivati al documento finale dopo un percorso cominciato a fine 2020, che aveva come obiettivo quello di rivedere le previsioni del piano particolareggiato di Molin Nuovo, diminuendo in modo consistente le volumetrie destinate alla residenzialità. Il motivo è molto semplice: da un lato, ha inciso la situazione immobiliare, dall’altro logiche legate alla mancata crescita demografica, visto che il numero di abitanti di Udine, di fatto, è stazionario da una decina d’anni. Abbiamo inoltre scelto di realizzare un grande parco pubblico unitario di almeno 60mila metri quadrati attiguo a via Molin Nuovo. In sostanza abbiamo individuato quelle destinazioni d’uso al fine di garantire un mix di funzioni ed evitare interventi solo residenziali o solo

Manzan chiude: “L’obiettivo è trasformare l’ambito promuovendo la rigenerazione urbana, restituire dinamismo e vitalità a una zona che costituisce il biglietto da visita della città. La strategia della variante è di promuovere le condizioni per attrarre investimenti”.

 

Ultime notizie

Dello stesso autore