07.05.2022 – 07.50 – Le conseguenze della guerra in Ucraina per i prezzi degli alimenti e dell’energia; e poi il sempreverde del lavoro e dei tassi di disoccupazione. Senza trascurare un reflusso delle ansie per un’insufficiente sicurezza sulle strade e nelle città italiane. La graduale scomparsa dell’emergenza Covid dai radar mass mediatici ha riportato alla luce problematiche già vivissimamente avvertite negli anni precedenti; e i sondaggi sugli indici di gradimento dei governatori delle regioni sembrano riflettere questa situazione. L’ultimo nella lista, compilato a inizio maggio da Affaritaliani.it vede un graduale arretramento della fortezza leghista di Zaia e Fedriga, sebbene con percentuali ancora estremamente elevate. L’indagine è stata realizzata da Roberto Baldassari, direttore generale di Lab210.
Il governatore del Veneto Luca Zaia conferma infatti, con percentuali inferiori al plebiscito del 2020, ma pur sempre elevatissime, il titolo di “doge” col 67,3%; segue al secondo posto il governatore della vicina Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, col 62,8%. Si qualifica invece al terzo posto, risalendo la classifica, Vincenzo De Luca per la Campania col 62,4%.
Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga nei sondaggi del 2021 di Sole24Ore e SWG si era qualificato in entrambi i casi al terzo posto, con il 60 e il 59%; nel 2022 appare invece nella quinta posizione, dietro al governatore Giovanni Toti per la Liguria. Una classifica all’ultima percentuale: Toti ha superato Fedriga con un 56,2% rispetto al 56,1% del FVG.
Metriche di valutazione diverse da SWG o un calo di popolarità? Sono entrambe ipotesi valide; non è stato sicuramente un anno facile neppure per il Friuli Venezia Giulia, specie guardando alle continue agitazioni anti Green Pass che avevano raggiunto il culmine dall’ottobre 2021 al gennaio 2022.
[z.s.]
