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sabato, 19 Aprile 2025

Pronto Soccorso di Udine in apnea a causa di pazienti dirottati

03.05.2022 – 16.42 – Abbassamento delle restrizioni anti Covid e conseguenze della bella stagione hanno fatto riemergere la comparsa di incidenti di lieve e media entità, che stanno facendo registrare, da un paio di settimane, dei picchi di accessi al Santa Maria della Misericordia di Udine. Situazione dovuta, in parte, al dirottamento di pazienti da parte di altri ospedali come quello di Palmanova. A fronte di una media giornaliera di 180 accessi, ieri il Pronto Soccorso del nosocomio del capoluogo friulano ha dovuto far fronte all’arrivo di duecentoventi persone. La difficoltà nello smaltire questo afflusso è soprattutto determinata da quella che è ormai diventata una mancanza cronicizzata di personale nelle strutture di emergenza. Ieri l’ospedale di Palmanova, ormai saturo, si è visto costretto a dirottare pazienti non solo a Udine ma anche a Latisana e Monfalcone. Notizia resa nota dalla direzione dell’azienda Sanitaria Universitaria Centrale, che nella gestione di questi picchi tende a far rete e a distribuire i pesi. Se da un lato l’effetto della pandemia aveva bloccato l’afflusso continuo ai Pronto Soccorso se non in casi di estrema urgenza, dall’altro il progressivo ritorno alla normalità riporta le persone a rivolgersi come prima alle strutture di emergenza, mettendo di nuove in luce un problema che rimane in sospeso da troppo tempo quello del personale sanitario.

Con la ripresa a regime delle attività e della bella stagione, che porta le persone a godersi le giornate in natura, è stato registrato un aumento esponenziale delle traumatologie. Da un punto di vista dell’emergenza Covid l’impatto in questo momento è solamente indiretto, perchè coinvolge un impiego maggiore di risorse che facciano fronte ad una doppia turnazione per mantenere i percorsi separati. Secondo quanto riportato da TG Rai FVG il Nursing – sindacato delle professioni infermieristiche – ha identificato questo aggravio di servizi a causa della mancanza di personale soprattutto negli ospedali di Udine, Palmanova e Latisana. Dimissioni all’ordine del giorno determinate dal passaggio a strutture private o rientri nelle proprie regioni in quanto non vengono concesse le mobilità. Per sopperire a questa negligenza sarebbe quindi necessario passare al più presto ad un servizio di sanità territoriale che sia in grado di rispondere ai servizi intermedi. Un’ipotesi avanzata da Gianluigi Tiberio, presidente dell’Ordine dei Medici di Udine, potrebbe essere quella di riproporre un esperimento che venne fatto a Palmanova qualche anno fa impiegando medici di base per dare assistenza rapida ai Codici Bianchi.

[l.f]

 

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