29.04.2022 – 08.20 – Non manca molto al tanto atteso 1° maggio che, per questo 2022, non porta con sé solo la celebrazione della festa del lavoro, bensì rappresenta la data del ‘libera tutti’: o meglio, l’allentamento ulteriore delle misure messe in campo per controllare la situazione epidemiologica da covid-19. Dopo oltre due anni di pandemia, con il 30 aprile scade l’ultimo decreto dedicato all’emergenza sanitaria e si dovrebbe dire addio al green pass e alle mascherine al chiuso, che resteranno obbligatorie solo per salire sui mezzi di trasporto e per partecipare ad alcune attività dove il rischio di contagio risulta più elevato, come cinema, teatri e sale da concerto.
Proprio nella giornata di mercoledì 27 aprile, il governo ha iniziato a scegliere il dispositivo normativo che regolerà l’uso delle mascherine; secondo Draghi un decreto non è necessario, poichè porterebbe il governo a discuterne in cabina di regia e, in seguito, nel Consiglio dei ministri di giovedì.
La strada che sta venendo battuta è invece quella dell’emendamento, con passaggio finale per approvazione al Senato.
Una delle questioni più spinose è quella relativa alle mascherine sul posto di lavoro: scelta che, per ora, non è ancora stata presa. Discorso simile sulle mascherine a scuola, dove non si ha ancora una visione univoca: il ministro Bianchi è propenso al mantenimento, visto l’avvicinarsi della fine dell’anno scolastico; a suo parere aumentare i rischi in questo momento avrebbe poco senso.
Punto aperto anche sui negozi, poiché si tratta di luoghi chiusi dove esiste il rischio di affollamento; per quanto riguarda invece barbieri, parrucchieri e centri estetici, dovrebbe rimanere l’obbligo di mascherine Ffp2 ancora per alcune settimane
Infine, per quanto riguarda il Green Pass, che non sarà più obbligatorio per la maggior parte delle attività, si avrà un’unica eccezione, ovvero per le professioni sanitarie dei lavoratori negli ospedali e nelle Rsa.
[c.c]