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lunedì, 5 Maggio 2025

Pillole di Filosofia: sotto l’incanto di Physis

17.04.2022 – 13.30 – Dopo aver affrontato tematiche importanti quali l’Atarassia, l’Ontologia, la Teodicea, l’Edonismo e il Nichilismo, torniamo in Grecia antica, addentrandoci nella meravigliosa, ed ammirata per millenni, Physis.
Questa importante parola greca viene comunemente tradotta in italiano con il termine “natura”: nel pensiero antico questo termine rappresenta la totalità delle cose, in comunione con la loro generazione primaria e originaria.
A dar vita a questo affascinante concetto sono proprio i presocratici che, con la loro certosina ricerca dell’Archè, creano l’idea di phýsis, motivo per il quale vengono detti anche “fisici”. La natura dunque rappresenta il tutto, quel principio vitale senza il quale nulla esisterebbe e nulla potrebbe essere com’è.
Come per noi questo termine rappresenta la meravigliosa vegetazione in continuo fermento, mossa da quella linfa vitale che fa crescere ogni virgulto che ci circonda, anche per i filosofi antichi la physis era una manifestazione generativa.
Con figure di spicco del tempo, come Eraclito o Anassagora, questo concetto diviene perno fondamentale di varie dispute, legate prettamente all’Archè, di cui abbiamo già parlato.

Ma trattando di Physis non ci si può fermare alle figure presocratiche, poiché anche i capisaldi della filosofia, come Platone e Aristotele, ne parlano approfonditamente: il primo riferendosi al suo celebre mondo delle idee, quindi natura come un essere metaempirico e dunque intellegibile, mentre il secondo preclude la Physis alla terra, al fenomenologico. Infatti per lui utilizzando questo termine si parlerà prettamente della natura sensibile.

[c.c]

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