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domenica, 20 Aprile 2025

Bombe russe sulla stazione di Kramatorsk, decine di vittime tra i civili

09.04.2022 – 07:10 – La notizia tragica del giorno, finita su tutte le prime pagine, è il bombardamento della stazione di Kramatorsk, nella regione di Donetsk. Sono oltre 50 le vittime accertate, più di cento i feriti, tutti civili in attesa di evacuazione. In rete circola un video che riprende la carcassa del missile lanciato contro la stazione su cui è stampata la scritta “за детей”, traducibile come “per i bambini/a favore dei bambini”. L’Ucraina dice si tratti di un truce messaggio della propaganda dell’esercito russo (in breve: distruggere l’Ucraina per il bene dei bambini) ma è al momento impossibile accertare di chi sia la mano che ha tracciato i segni. Non lasciano dubbi invece le foto dei corpi delle vittime.

Dopo una prima rivendicazione del bombardamento da parte dei media russi, appena è emerso che fra le vittime ci fossero molti civili, da Mosca hanno negato ogni responsabilità, addossando com’è ormai prassi ogni colpa agli ucraini. La Russia sostiene che il missile usato sarebbe un Tochka-U in forza all’esercito ucraino, e indisponibile alle forze di Putin, affermazione prontamente smentita dalla commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova, secondo cui i bombardamenti sarebbero stati effettuati con missili ad alta precisione Iskander armati con bombe a grappolo. C’è un ulteriore elemento. Anche se Tochka-U è ufficialmente in fase di dismissione da parte dell’esercito russo ormai da qualche anno, ci sono evidenze che i russi e i combattenti filorussi stiano tuttora utilizzando vettori di questo tipo in Ucraina.

Nella giornata di ieri si è anche conclusa la procedura per la ratifica formale del quinto pacchetto di sanzioni europee contro Mosca, sancita dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale europea. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è in Ucraina e ha scelto, come prima tappa del suo viaggio, la città di Bucha. Di fronte alla stampa von der Leyen ha commentato: “E’ inimmaginabile quello che è accaduto. Qui abbiamo visto il volto crudele dell’esercito di Putin, la sconsideratezza e la freddezza con cui hanno occupato questa città. Qui a Bucha abbiamo visto la nostra umanità frantumata”.

Dopo la presa di posizione ufficilale degli Usa e quella ufficiosa di altri stati, anche la Slovacchia fa sapere, per voce del Ministro degli Esteri Eduard Heger, che fornirà armamenti all’Ucraina, nello specifico verranno inviati sistemi antiaerei di fabbricazione sovietica S-300 “L’Ucraina sta difendendo con coraggio la sua sovranità. È nostro dovere aiutare e non rimanere fermi di fronte alla perdita di vite umane sotto l’aggressione della Russia”. Ha scritto il Ministro su Twitter, annunciando la decisione.

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