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sabato, 19 Aprile 2025

Da Putin non solo minacce militari, ma anche economiche

24.03.2022 – 7:10 – In reazione alle sanzioni economiche, Vladimir Putin annuncia che alle nazioni straniere “ostili” sarà chiesto di pagare le importazioni di gas in rubli, in modo da frenare la svalutazione della moneta in corso. O meglio, a Gazprom sarà imposto di commerciare le sue materie in una valuta non compromessa da sanzioni come l’euro e il dollaro. Non si sa come e quando, e se effettivamente, la misura entrerà in vigore e non è detto che un simile cambio di rotta non porti gli stati stranieri a tagliare ulteriormente gli acquisti di combustibili fossili dalla Russia, mercato che continua a costituire l’entrata più consistente per l’economia del paese. Di fatto, quella che Putin sembra avanzare è una minaccia di chiudere i rubinetti, che nonostante tutto sono ancora aperti verso i paesi europei. Difficile al momento capire la reale consistenza delle dichiarazioni del leader russo, che danno l’impressione di voler innescare il più classico dei “giochi del pollo”: una sfida a chi cede per primo.

Dal fronte, diverse fonti confermano ulteriori crimini di guerra dei russi. Un convoglio civile in fuga da Mariupol è stato colpito, ma non solo. Kyiv denuncia l’uso di armi al fosforo bianco, vietate dalla convenzione di Ginevra, su Hostomel e Irpin. Nella serata di ieri tuttavia si è diffusa la notizia che proprio la città di Irpin è tornata sotto il controllo ucraino. Vitalij Klitshcko, sindaco di Kyiv, ha annunciato che la controffensiva ha respinto l’attacco russo su Makariv e ha sgominato un piano di accerchiamento della capitale stessa.

Dopo che Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato ai microfoni della CNN che la Russia non esclude l’uso di armi atomiche sull’Ucraina “nel caso si prospettasse una minaccia esistenziale per il paese”, Joe Biden si è detto preoccupato per il rischio di attacchi con armi chimiche e batteriologiche da parte dell’esercito di Putin. Anche in questo caso è difficile scansare il dubbio che le dichiarazioni mirino ad alzare la posta in gioco e aumentare la pressione sulla resistenza, locale e internazionale. Tuttavia, cosa sia per il governo di Mosca una “minaccia esistenziale” è tutt’altro che facile a dirsi. La tensione crescente tra le due potenze mondiali ha portato nel frattempo all’espulsione di alcuni diplomatici americani.

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