20.03.2022 – 09.30 – La Bassa friulana รจ caratterizzata, a partire dalla linea delle risorgive, da suoli freschi e profondi di natura limosa ed argillosa che favoriscono il ristagno superficiale delle acque. Una tipologia di terreno che incide sulla biodiversitร sia per quanto riguarda la vegetazione, sia per la presenza di una determinata specie animali. Nonostante l’area sia stata fortemente antropizzata, sopravvivono ancora residui del bosco planiziale che, con la presenza di acqua dolce, boschetti di Salici, Ontani e Pioppi, prati umidi, torbiere, e canneti rappresenta il territorio ideale di un gran numero di specie di uccelli acquatici come la Gallinella d’acqua, il Tuffetto, la Garzetta, il Germano reale ed altre specie di aironi e di anatre selvatiche. Tuttavia, รจ tra i rettili che si trovano gli esemplari piรน curiosi ed emblematici. Tra questi la regina indiscussa รจ la Testuggine palustre (Emys orbicularis). Le sue abitudini sono tipiche delle testuggini acquatiche, predilige acque ferme o a lento decorso, ma non disdegna lโambiente terrestre. Di fatto nel periodo invernale sverna sia sul fondo degli stagni, sia a terra. La colorazione vivace, simile a quella di una salamandra, salta agli occhi per il colore nerastro del carapace risaltato da striature o punteggiature di un giallo accesso. Eโ una specie longeva che puรฒ arrivare fino ai trentโanni. Da un punto di vista della grandezza la femmina non supera i 20 cm di lunghezza, mentre i maschi sono leggermente piรน piccoli. Il famoso detto sei lento come una tartaruga si addice, non solo al suo passo, ma anche alla sua fase di crescita che avviene in tempi molto lunghi. Contrariamente allโimmagine stereotipata che la vede mangiare lattuga, รจ un rettile carnivoro che si nutre di invertebrati e piccoli vertebrati (pesci, anfibi). Nella Bassa friulana, essendo ormai considerata a livello mondiale dalla Red list IUCN una specie in via dโestinzione, se si รจ fortunati la si puรฒ incontrare nella Zona Speciale di Conservazione Paludi di Gonars, un sito protetto che conserva ancora resti del paesaggio di risorgiva.
ร inutile rimarcare che il maggior pericolo dโestinzione di questa specie sia dovuto allโazione dellโuomo, ma esistono anche altri fattori che contribuiscono alla sua progressiva scomparsa. A livello di ordine naturale, essendo ormai una specie ridotta, la colpa รจ da imputarsi a mammiferi o a particolari specie di uccelli, come gli aironi, che si cibano dei piccoli. Mentre da un punto di vista di squilibrio naturale, oltre a quello umano, รจ di particolare rilevanza lโintroduzione di specie alloctone come le tartarughe palustri americane, una delle specie invasive piรน pericolose per la biodiversitร locale. Queste non solo possono entrare in competizione con le testuggini palustri locali, ed intaccare pesantemente le risorse trofiche, ma anche diventare veicolo di potenziali vettori di infezioni.
[l.f]