09.03.2022 – 07.20 – Tampone molecolare o antigienico entro le 48 ore dall’ingresso in Italia e un periodo di auto-sorveglianza di cinque giorni con l’obbligo di indossare la mascherina FFP2. In base al protocollo anti-Covid, sono queste alcune delle prescrizioni che devono rispettare i cittadini ucraini in fuga dall’invasione russa nelle loro città natali. Le persone che verranno accolte dai sistemi sanitari riceveranno un codice temporaneo definito STP nel quale potranno accedere ai tamponi e alla profilassi. A chi fugge dall’invasione russa è consentito usare i mezzi pubblici per raggiungere le strutture di cura e le strutture ricettive messe a disposizione a patto che siano in possesso di un tampone negativo di massimo 72 ore per i molecolari e di 48 ore per gli antigienici. Il Consiglio dei Ministri ha anche richiesto esplicitamente che, al punto d’ingresso o entro cinque giorni dall’arrivo in Italia, i cittadini ucraini debbano poter accedere alla somministrazione dei vaccini, sia per quanto riguarda il Covid, sia per malattie come difterite, tetano, pertosse, poliomielite. Lo stesso protocollo deve valere anche nel consentire la profilassi del vaccino antimorbillo, parotite, rosolia e il test per la tubercolosi. Tutta la partita sarà gestita dalle aziende sanitarie poiché al momento la situazione viene ancora considerata gestibile. Domani, 9 marzo, è previsto un incontro per capire se il flusso degli emigranti in fuga aumenterà e come intervenire per gestire la situazione al meglio.
Notizia in corso di aggiornamento.
[f.s]