03.03.2022 – 07.10 – Sono sempre più numerosi i cittadini ucraini che, in fuga dal conflitto con la Russia, giungono in Friuli Venezia. I prefetti di Trieste, Pordenone, Udine e Gorizia si sono riuniti nella giornata di ieri: risultano tremila arrivi, principalmente si tratta di donne e bambini con documenti di identità regolari e validi per l’ingresso in Italia. Di queste la maggior parte hanno dichiarato di poter contare sull’ospitalità di familiari e amici già residenti in Italia o in altri stati europei. Per il momento sono settanta le persone che rimarranno sul territorio regionale. Di queste, una ventina non possono purtroppo contare sull’aiuto di amici e parenti residenti in Fvg: verranno ospitati da strutture di accoglienza a loro riservate. Due solamente le richieste di protezione internazionale. Durante l’incontro, al quale hanno partecipato anche il vicegovernatore Riccardi, l’assessore regionale alle autonomie locali ed immigrazione, il dirigente della IV zona della Polizia di frontiera, il presidente dell’A.N.C.I. del Friuli Venezia Giulia ed i rappresentanti dell’UNHCR, è stato affrontato anche il tema dello screening sanitario, per il quale verrà deciso uno specifico iter.
Per l’individuazione delle strutture d’accoglienza verranno coinvolti i sindaci delle città interessate dagli arrivi, così come verranno coinvolti nelle attività di raccordo delle iniziative spontanee di solidarietà.
Presso i valichi di Fernetti e Tarvisio verranno istituiti osti di ristoro alla frontiera che saranno organizzati dalla protezione civile regionale.
Lo ha confermato lo stesso Riccardi: “La sede operativa della Protezione civile regionale di Palmanova potrebbe essere uno dei due hub nazionali di raccolta e smistamento di farmaci e dispositivi sanitari a favore dei profughi ucraini. La decisione sarà formalizzata in serata all’incontro quotidiano con il dipartimento nazionale di Protezione civile”.
Sull’accoglienza al di fuori dei confini nazionali, “le nostre squadre sono pronte a partire per organizzare un campo d’accoglienza per i profughi probabilmente in Polonia vi è la disponibilità di una delle colonne mobili di Palmanova per allestire 250 posti letto – aggiunge – Anche questa decisione sarà presa nelle prossime ore, mentre già domani sarà avviata la distribuzione di generi di conforto in frontiera a Fernetti e Tarvisio con i volontari”.
La Protezione civile della Regione si sta organizzando anche per contribuire al trasporto di una decina di bambini oncologici che deve uscire dall’Ucraina per essere presa in carico dall’istituto Burlo. Oltre alla questione legata alla sicurezza sanitaria Riccardi ha sollevato anche quella delle risorse. Il vicegovernatore ha poi chiarito in merito alle donazioni economiche di solidarietà che “il Friuli Venezia Giulia utilizzerà il conto corrente già attivato dalla Croce rossa italiana, dall’Unicef e da Unhcr”. Anche Roberti ha rilevato l’importanza di spiegare alle associazioni e ai Comuni del territorio la necessità di un coordinamento “per non trovarci in situazione di confusione negli aiuti da offrire ai cittadini ucraini”.
b.b