10.01.2022-07.30 – Il cadavere di un ragazzo è stato rinvenuto, poco prima delle ore 23:00 di sabato 8 Gennaio, nell’androne delle scale del civico 13 di Via Rittmeyer, a Trieste. Sul posto sono intervenuti i militari dell’Arma dei Carabinieri e la Polizia Scientifica giunti in loco con il medico legale Dr. Fulvio Costantinides. Inizialmente, secondo quanto riportato dal network regionale “Telefriuli”, gli inquirenti hanno appurato essere un 17enne di origine straniera, residente in città, ucciso per motivi di gelosia da parte di un altro giovane poco più grande di lui, fermato nella notte dalle Forze dell’Ordine. Le investigazioni, avviate nel pomeriggio di sabato dal Nucleo Operativo dei Carabinieri subito dopo il rinvenimento del corpo senza vita, morto per strangolamento a causa di un laccio stretto al collo, e coordinate dal Sostituito Procuratore dott.ssa Lucia Baldovin, hanno consentito di identificare ben presto il presunto autore del fatto, un ventunenne residente da tempo a Trieste. A renderlo noto è stata la Procura della Repubblica di Trieste in una nota redatta dal Procuratore, Antonio de Nicolo. L’interrogatorio, tuttavia, ha dovuto essere posticipato di un giorno in quanto il giovane indagato ha accusato un malore ed è stato trasportato in ospedale. Pertanto, gli inquirenti hanno dovuto aspettare fino alla sua uscita ieri mattina domenica 9 gennaio, dopo essere stato dimesso dal nosocomio. All’esito, è stato disposto il fermo del giovane, che è stato condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Oggi la Procura di Trieste aprirà formalmente il fascicolo delle indagini preliminari, iscrivendo il reato di omicidio volontario. Le investigazioni cha avranno luogo nei prossimi giorni, comprenderanno anche l’audizione di tutti coloro che potranno fornire informazioni utili per fare piena luce sul grave fatto di sangue. L’autopsia sarà affidata al medico legale dott. Fulvio Costantinides, il quale ha già svolto i necessari rilievi sul luogo dell’omicidio. Il Procuratore, Antonio de Nicolo ci ha tenuto a precisare “che l’indagine è appena iniziata e che la posizione del soggetto indagato è tutelata dalla presunzione d’innocenza di rilievo costituzionale”.
La vittima dell’efferato gesto è il diciassettenne scomparso negli scorsi giorni e ricercato dai famigliari dal pomeriggio di sabato 8 gennaio, Robert Trajkovic. Secondo le prime ricostruzioni svolte dagli inquirenti, il corpo del ragazzo sarebbe rimasto occultato nel vano scale dello stabile, nei pressi delle cantine. A scoprirlo, nella serata di sabato, un condomino. Sono ancora molti i punti oscuri di questa tragica vicenda: se Trajkovic sia stato strangolato nello stabile o invece ucciso altrove e poi nascosto lì; il reale movente, che allo stato attuale delle cose sembrerebbe di tipo passionale; le dinamiche e le modalità dell’aggressione e la presenza o meno di altre persone al momento del fatto. Nel frattempo, i militari hanno posto sotto sequestro i cassonetti e i bottini delle immondizie posizionati nei pressi del civico 13 per essere messi a disposizione degli inquirenti quindi analizzati per individuare eventuali prove.
g.t.