11.03.2021-08.15 – Gli Ospedali negli ultimi 14 giorni sono stati messi a dura prova dal coronavirus. Impennata dei positivi in Regione con effetti sugli accessi al pronto soccorso e sull’occupazione dei posti letto. In questi giorni si sta vedendo un rapido aumento del tasso d’incidenza per effetto della variante inglese che si diffonde più facilmente e colpisce un maggior numero di persone soprattutto, rispetto alla prima ondata, i più giovani. Questa variante ha una degenza più lunga, mediamente il tempo di ricovero in terapia intensiva è estimato dai 20 ai 25 giorni. Ieri, si è registrato il numero di contagi più alto rispetto alle rilevazioni di metà gennaio, con 866 casi di cui 490 nella ex provincia di Udine che continua a rimanere la più colpita. Tanti gli accessi alle strutture sanitarie in attesa di un posto letto. Ieri pomeriggio all’ospedale di Udine si registrava una trentina di accesi in area Covid.
Nelle ultime due settimane i contagi sono aumentati del 116 per cento, il doppio rispetto a metà febbraio. Da 1815 contagi settimanali registrati il 21 febbraio siamo passati a 3937 nella settimana che si è chiusa da poco. È vero che la variante inglese è molto più aggressiva ma è anche vero che è stato riscontrato, in molte circostanze, un abbassamento della guardia.
Si va verso la zona rossa a livello nazionale, forse già da questo fine settimana, se il Governo darà ragione al Comitato Tecnico Scientifico che chiede ulteriori restrizioni, altrimenti, a partire da lunedì, in base ai numeri che vedono il Friuli Venezia Giulia sopra la soglia dall’allarme dei 250 casi ogni 100.000 abitanti, verranno presi dei provvedimenti regionali.
l.l